Cronaca locale

«Caldo-killer, non lasciate soli i nonni a casa»

Superlavoro per il 118: 1.800 richieste di soccorso. Aumentati i ricoveri

Giovanni Buzzatti

Ci sarà da soffrire ancora per un giorno: l’emergenza caldo - avvertono gli esperti dell’Asl - rientrerà solo domani, grazie all’arrivo di una perturbazione più consistente della pioggia caduta ieri sera. Fino ad allora, rimane l’allarme.
Caldo e afa ieri hanno causato la morte di un uomo di 90 anni ricoverato all’ospedale San Carlo da due giorni a seguito di un colpo di calore. Potrebbe essere il caldo la causa del decesso di un ottantunenne, Antonio C., trovato morto nella sua casa di via Pinaroli, vicino a corso XII marzo.
Asl e Comune hanno presentato ieri il piano di interventi per aiutare le persone (sono 5.000) più a rischio in queste giorni di caldo afoso. «Vogliamo lanciare un appello alle famiglie - spiega Antonio Mobilia, direttore dell’Asl città di Milano - perché non lascino gli anziani sofferenti a casa da soli. Le istituzioni stanno facendo il possibile, ma tutti devono collaborare».
Ai medici di famiglia è stata distribuita la lista delle persone da tenere sotto controllo: si tratta di anziani con più di 75 anni che vivono soli (in tutto 74mila) e bambini con meno di un anno con problemi di cuore, neurologici o infezioni alla vie urinarie (1.300). A tutti arriverà a casa un opuscolo informativo. Da ieri è attivo anche un numero verde, 800.29.34.64, in funzione tutti i giorni dalle 10 alle 18. Chiamandolo si possono avere notizie sui servizi di Asl e Comune e consigli. «Siamo qui anche per rassicurare le persone sole che, di fronte ai disturbi causati dal caldo, si spaventano», spiegavano ieri sera gli operatori. Il numero è ancora poco conosciuto. Nella prima giornata sono arrivate una decina di richieste di aiuto.
Non è successo lo stesso negli ospedali. Al San Carlo «la situazione del pronto soccorso è stata tragica - spiegava ieri mattina la direzione -. Siamo pieni, la maggior parte delle persone si è rivolta a noi per colpi di calore. Molti si sono sentiti male a casa durante la notte, dopo aver preso il sole». Al Policlinico i ricoveri sono aumentati del 30 per cento (nella maggior parte dei casi i sintomi erano quelli del colpo di calore), le chiamate al 118 in serata avevano raggiunto quota 1.800.
Ma il direttore generale dell’Asl rassicura tutti: «La situazione negli ospedali è sotto controllo, non c’è nessun intasamento - spiega Mobilia -. Ci sono state più richieste di aiuto del solito, gestite con efficienza».
Gli anziani in difficoltà potranno contare anche sull’aiuto del Comune. Una settimana fa si era parlato di 3.200 persone a rischio in queste giornate di caldo e afa. Cifra corretta a 5mila ieri, alla presentazione del piano. «Abbiamo incrociato i dati della mappatura del bisogno realizzata dal Comune, con i dati dell’Asl sugli anziani che sono stati curati negli ospedali negli ultimi sei», spiega l'assessore comunale ai Servizi sociali, Tiziana Maiolo.
I nonni che lo desiderano potranno essere accompagnati nei centri comunali attrezzati con aria condizionata, come quello in via Barzaghi. A ricordalo è l’assessore comunale alla Sicurezza, Guido Manca.

Nel caso dovesse per qualche motivo scarseggiare l’acqua (i black out hanno causato il blocco degli impianti che portano l’acqua in molti palazzi), sono pronte due autobotti da 10mila litri di acqua e 12mila bottigliette di plastica.

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