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Caldo torrido e umidità, allarme rosso per 13 città Temporali nel week end

Aumenta l’ondata di calore sull’Italia. Allarme pieno per 13 città dove si sfioreranno i 41 gradi. Allarme della Protezione civile: "Adottare interventi di prevenzione". Legambiente: "Raddoppiati i valori di ozono"

Caldo torrido e umidità, 
allarme rosso per 13 città 
Temporali nel week end

Roma - Aumenta l’ondata di calore sull’Italia, e sono sempre di più le città nella morsa dell’afa: se oggi sono 8 i centri in allerta "3", tra domani e venerdì diventeranno 13 le città italiane in pieno allarme "rosso", con temperature fino a 41 gradi. Nel fine settimana, però, si tornerà a respirare, dopo giorni di caldo torrido in tutto il paese. A partire da sabato pomeriggio, infatti, si registrerà un lieve calo delle temperature in tutta Italia, grazie ai temporali previsti nelle zone alpine e prealpine per sabato e nelle zone appenniniche per domenica pomeriggio.

Le temperature in Italia Secondo le ultime rilevazioni dello speciale sistema di monitoraggio curato dalla Protezione civile, il livello 3 di allerta, il massimo, è previsto a Roma (con temperatura massima percepita 36 gradi), Milano (38), Bolzano (33), Bologna (38), Brescia (37), Firenze (37), Civitavecchia (38), Rieti (34), Latina (40), Perugia (36), Messina (41), Trieste (35), Venezia (36). Per l’allarme "livello 3" si intendono "condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre o più giorni per le quali è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio". Nella Capitale, secondo la responsabile della stazione meteorologica del Collegio Romano, Franca Mangianti, il grande caldo durerà fino alla prossima settimana, anche se tra venerdì e sabato ci sarà un calo di due-tre gradi. Ad aumentare in questi giorni la percezione di afa l’alto tasso d’umidità - tra il 40% ed il 50% - ed il vento di scirocco. A Milano, secondo l’Osservatorio Duomo, la massima supera i 35 gradi con una temperatura percepita di 41 gradi. Basso, per fortuna, il tasso di umidità, il che ha permesso di sopportare meglio la calura. Contenuto anche il numero di interventi del 118: una trentina in tutto le chiamate.

Le misure per gli anziani Scattano, intanto, le contromisure soprattutto a favore degli anziani per fronteggiare il gran caldo. A Bolzano, dove il termometro sale fino a 34 gradi il comune ha allestito in una casa di riposo un centro di accoglienza con aria condizionata e pasti a prezzo contenuti. A Vicenza scatta la consegna a domicilio della spesa, dei pasti e dei farmaci più urgenti: per accedere al servizio bisogna chiamare uno specifico numero telefonico messo a disposizione dall’amministrazione municipale.

I consigli del Welfare Scende in campo anche il Welfare, che oltre a mettere a disposizione un numero verde per le emergenze, ricorda le regole per difendersi dal caldo: bere molto, mangiare cibi leggeri, evitare di uscire nelle ore più calde fra le 11 e le 18, indossare vestiti comodi e leggeri, proteggere la pelle con filtri solari, fissare la temperatura dei condizionatori tra i 24 e i 26 gradi, ventilare la casa, fare docce tiepide e mai fredde, tenere i farmaci lontano dai raggi solari e non lasciare mai persone o animali nell’auto parcheggiata al sole.

Temporali nel fine settimana Saranno le correnti occidentali atlantiche a contrastare gli effetti della permanenza sull’Italia di un’area di alta pressione generata dall’anticiclone delle Azzorre con una piccola componente dell’anticiclone Nord-Africano: se fosse stato solo anticiclone Nord-Africano le condizioni sarebbero state peggiori, con scirocco e afa, quindi molto più caldo. L’assenza di venti poi aumenta la percezione della temperatura, perché l’aria è ferma, con un’umidità relativa piuttosto alta. Le regioni più interessate dall’ondata di calore sono Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Sardegna e Umbria in queste zone da domenica pomeriggio registreremo un lieve calo delle temperature, che rimarranno comunque estive, ma più sopportabili. Non è ancora tempo del classico fresco dei temporali post ferragostani anche se la prossima settimana ci aspettiamo una perturbazione di origine atlantica, che interesserà soprattutto le regioni settentrionali. Nel centro e Sud, cielo sereno, salvo addensamenti nuvolosi sull’Appennino.

La denuncia di Legambiente Con il grande caldo di queste settimane è allarme ozono nelle città italiane. Novara, Lecco, Mantova e Alessandria guidano la classifica degli sforamenti ma l’ozono non perdona nemmeno a Ferrara o a Matera. Secondo i dati di Legambiente, dal 15 luglio ad oggi le città capoluogo di provincia che hanno già superato il limite di legge previsto per la salute, di 25 giorni annui sono quasi raddoppiate, passando da 15 a 28, con Roma che si appresta ad alimentare il gruppo con ben 24 giornate di superamento al 15 agosto.

L’ozono prodotto dalle emissioni dei veicoli a motore, dai processi di combustione e dai solventi chimici, in presenza di un forte irraggiamento solare può danneggiare la salute degli esseri umani con gravi conseguenze sull’apparato respiratorio e polmonare.

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