Roma

Calendari La caccia per le neuroscienze

Chi pensa che i cacciatori siano dei biechi predatori sempre pronti a sparare su tutto ciò che si muove o vola, si sbaglia di grosso. I tempi cambiano. E ora, dopo decenni di polemiche, due referendum nazionali e una decina di consultazioni regionali, anche i seguaci di Diana hanno consolidato una spiccata sensibilità per la tutela dell’ambiente e - per quanto potrà sembrare contraddittorio - per il patrimonio faunistico del nostro Paese. Le associazioni venatorie sponsorizzano sempre più spesso iniziative caratterizzate dall’impegno sociale o dalla beneficenza e solidarietà. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, viene dalla Fidc (Federazione italiana della caccia), di cui fanno parte circa 400mila cacciatori, che per la prima volta ha fatto stampare un proprio calendario. Ideato e prodotto dalla società editrice Greentime, si compone di dodici fogli, uno per ciascun mese, con Erika Piatti in copertina fotografata da Roberto Rocchi. I proventi del calendario saranno interamente devoluti - ecco la novità - a due associazioni: la Atena onlus, che si occupa di ricerca in neuroscienze e la G. A. L. di Gaeta che dà assistenza ai cani abbandonati. La circostanza è stata confermata da Gian Luca Bardelli, ideatore dell’opera insieme a Gianluca Dall’Olio, entrambi membri del Cda Greentime. L’iniziativa del calendario - condivisa dal Corpo forestale dello Stato e da Ekoclub International, una delle più importanti associazioni ambientaliste europee - è destinata ad accentuare l’immagine della Fidc impegnata nel volontariato, nella gestione del territorio (i cacciatori sono tra i più entusisasti protagonisti delle campagne di prevenzione anti-incendio) ma anche nella gestione del patrimonio faunistico, come efficacemente scrive nell’introduzione, il presidente nazionale Franco Timo. Gennaio, nel calendario, è simboleggiato da un uccello in volo a significare che il nuovo anno si apre con la speranza di nuovi orizzonti. Febbraio si identifica con un capriolo, fotografato nei boschi di Gubbio, un simbolo di grazia e leggerezza. Aprile si identifica in un fagiano, uno stupendo esemplare della specie più nota e che proprio all’inizio di primavera viene liberato in centinaia di migliaia di esemplari a scopo di ripopolamento.

Giugno ha il “volto” di uno stupendo bosco umbro e la scritta «Se avvisti un incendio chiama il 1515» a ricordare che i cacciatori sono sentinelle dell’ambiente e alleati con il Corpo forestale dello Stato per la conservazione della natura.

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