da Roma
«Faremo ancora errori e gli errori si pagano, ma qui cè gente pulita. Non si può fare di tutta lerba un fascio. È finito lassedio alla Lega, adesso andiamo in campo», le prime parole di Antonio Matarrese alla cerimonia di presentazione dei calendari di serie A e B. Moggiopoli ha dato un altro colpo di coda, come se la roboante assenza della Juventus dal tabellone di A (prima in casa del Rimini) non fosse già un segnale forte. Davanti al presidente del Coni, Gianni Petrucci, e al commissario Figc, professor Guido Rossi, Antonio Matarrese ha continuato con un amarcord sugli anni che lo hanno visto protagonista e padrino del calcio italiano nel giorno del grande varo: «Quanti ne ho fatti partire e quanti ne farò partire ancora... Al presidente Petrucci ho detto: facciamo sto calendario altrimenti ci cacciano via. E allora chiedo ai miei capi di spingere il bottone del computer assieme». Una esortazione e un invito subito accolto da Petrucci e Rossi, in un tardo pomeriggio allinsegna del facciamo gruppo e stiamo uniti che ha avuto il suo trionfo nella parabola del presidente di Lega Guido Rossi: lapologo di Menenio Agrippa che paragona lo Stato al corpo umano, con la metafora delle parti del corpo umano per far comprendere la concordia.
Subito dopo il computer svela la prima giornata e i primi commenti che riportano latmosfera al suo stato più consono: prima o poi bisogna incontrarle tutte. Oppure: chi ben comincia è a metà delopera. I commenti a giro dorologio dei presidenti dei club presenti alla cerimonia.
Prima giornata che presenta la sfida delle penalizzate: a San Siro Milan-Lazio.
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