La tendenza è costante. Più privato e meno pubblico. Così cambia la sanità lombarda. È il quadro tracciato dalla sezione controllo della Corte dei conti, nella relazione annuale presentata ieri. Che, in una «situazione di equilibrio economico finanziario del sistema sanitario regionale», segnala due aspetti critici. Primo, «lopportunità di monitorare attentamente il sistema ospedaliero pubblico, per evitare il sottoutilizzo delle strutture e le conseguenti diseconomie». Secondo, la necessità di «porre grande attenzione sui ricoveri ripetuti, sul succedersi di decessi conseguenti a ricoveri o interventi o anomali, su specifici interventi chirurgici in presenza di liste dattesa, su procedure di pre-ricovero non coerenti con quelle previste dallintervento». Tutti «eventi sentinella che possono rappresentare indicatori di attività più o meno critiche».
I numeri, dunque. Sono mille le strutture iscritte al Registro regionale nel 2007, 68 in più rispetto allanno precedente. E lincremento maggiore si registra proprio per gli ambulatori privati (324 nel 2006, 391 nel 2007). Landamento è ancora più marcato se si considerano i posti letto. Sono 104 meno dellanno scorso per lassistenza ospedaliera, ma la Corte dei conti sottolinea «una tendenza opposta tra settore pubblico e privato accreditato». Perché diminuiscono nel primo caso (da 35.255 nel 1999 a 26.698 nel 2007) e aumentano nel secondo (da 12.355 a 14.442 nello stesso periodo).
Ancora. «Il risultato del 2007 - sottolineano i magistrati contabili - conferma in termini di ricavi derivanti da prestazioni svolte dal sistema sanitario regionale il sorpasso delle strutture private rispetto a quelle pubbliche». Lanno scorso, infatti, il settore delle cliniche accreditate ha prodotto ricavi per oltre 336 milioni di euro, con un saldo positivo rispetto allanno precedente di più di 9 milioni. Il pubblico, invece, si è «fermato» a 258 milioni (quasi 2 milioni e mezzo in più del 2006).
Inevitabile, in questo quadro, che la Sezione inviti a una più attenta verifica del sistema dei rimborsi. «È prioritaria - insistono - unazione di controllo rivolta a migliorare lefficacia degli interventi e lefficienza delle strutture, portando in evidenza carenze strutturali o funzionali delle Aziende sanitarie, che incidono negativamente sulla qualità e sui costi del servizio, al fine di assicurare la tutela del cittadino». Perché «unevidente e immotivata frequenza dei drg (le schede di dismissione ospedaliera con cui le cliniche ottengono i rimborsi, ndr) presso la stessa azienda non può non costituire un campanella dallarme». Anche per questo, linvito è a bilanciare i controlli per il settore pubblico e quello privato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.