In calo a maggio il fabbisogno

Gli interessi sul debito in discesa, l’afflusso del cash dei conti dormienti (i conti bancari sui quali non si è registrato da anni nessun movimento), e il confronto con un mese, quello di maggio 2008, in cui lo Stato aveva dovuto mettere mano al portafogli con un prestito-ponte da 300 milioni di euro per sostenere Alitalia sull’orlo della bancarotta. Un mix di fattori che porta il fabbisogno di maggio 2009 a 7,6 miliardi di euro, con un miglioramento di oltre 300 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in cui si era attestato a 7.937 milioni di euro. Tirano dunque il fiato i conti pubblici italiani e il fabbisogno segna così il primo dato in miglioramento da dieci mesi a questa parte. I fattori positivi riescono infatti a strappare alla crisi economica, e ai minori incassi Iva del periodo, 300 milioni di euro. A evidenziare la composizione dei pesi sulla bilancia, che comunque nei primi cinque mesi dell’anno risulta pendere dal lato positivo, è lo stesso ministero dell’Economia.

Il dato di maggio ha tuttavia «risentito in negativo - fa presente sempre il ministero dell’Economia - dei maggiori rimborsi per crediti d’imposta da parte dei concessionari della riscossione e di minori incassi fiscali connessi sostanzialmente alla dinamica del gettito Iva». Le entrate dall’imposta sul valore aggiunto sono quelle maggiormente legate al ciclo economico e dunque i minori incassi possono essere in gran parte addebitati alla crisi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica