Roma - L’aula della Camera ha approvato la legge di stabilità. Il testo, passato con 303 sì, 250 no e 2 astenuti, ora approda al Senato. A favore hanno votato i deputati di Pdl, Lega e Fli. Si sono astenuti i deputati delle minoranze linguistiche. Subito dopo a Palazzo Chigi si è tenuto un Consiglio dei ministri "lampo", dalle 12.05 alle 12.15: il governo ha approvato la nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013. Ora riprenderanno i lavori dell’aula della Camera. I due provvedimenti passeranno poi a Palazzo Madama che dovrebbe approvarli entro la prima decade di dicembre.
Viespoli-Tremonti: comune responsabilità Fitto colloquio alla Camera, durato circa quindici minuti, tra il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e il presidente dei senatori di Futuro e libertà, Pasquale Viespoli, subito dopo l’approvazione del ddl stabilità: "Abbiamo parlato - sintetizza il finiano - del comune senso di responsabilità emerso in queste ore e dell’esigenza di affrontare il tema del confronto politico tenendo conto del quadro economico-finanziario non solo nazionale".
A chi gli domanda se la finanziaria, che ora passa al Senato, sia blindata, Viespoli risponde: "La blindatura è sui tempi, non sui contenuti. Se emergono questioni di rilievo avvertite come esigenza comune si possono concordare modifiche ma sempre nel rispetto dei tempi e del calendario già fissato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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