Prove tecniche di crisi. A tre settimane dal fatidico voto di fiducia, oggi va in scena il primo atto del lungo psicodramma. Si comincia alla Camera con la discussione e il voto delle mozioni sulla «tutela della qualità dellinformazione» della Rai. A presentarle unaccoppiata inedita, quella formata dal capogruppo del Fli Italo Bocchino e dal deputato dellIdv Giuseppe Giulietti. Sul banco degli accusati il mancato pluralismo nella televisione pubblica. Cè la possibilità che la maggioranza vada sotto e i riflettori sono puntati sullUdc. Pdl e Lega dovranno affrontare anche altri ostacoli come la ratifica del Trattato Italia-Libia e la proposta di legge costituzionale per sopprimere le Province che, nonostante i proclami elettorali, non sembra ben vista dal Carroccio mentre è diventata una bandiera per Fli da spendere in una eventuale campagna elettorale.
In cantiere anche la proposta di legge per trasferire la Consob da Roma a Milano: un provvedimento voluto dalla Lega, ma criticato da finiani e opposizione. Altro grosso ostacolo da superare, la votazione lunedì 29 novembre della mozione di sfiducia al ministro della Cultura Sandro Bondi per il crollo della Scuola dei gladiatori a Pompei.Alla Camera Mozione sulla Rai test per la maggioranza
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