Cameron infuriato: pronte azioni molto dure

Relazioni ai minimi storici tra Londra e Teheran. Ieri il ministro degli Esteri William Hague ha ordinato l’espulsione della rappresentanza diplomatica iraniana dal Regno Unito «entro 48 ore» e ha deciso la chiusura dell’ambasciata britannica a Teheran, con conseguente evacuazione del suo staff. È la dura risposta all’assalto avvenuto martedì nella capitale iraniana contro l’ambasciata britannica. «Se un Paese rende impossibile per noi operare all’interno del suo territorio - ha tuonato Hague ai Comuni - non si può aspettare di avere un’ambasciata funzionante qui da noi».
Il ministro, che ha ottenuto l’appoggio di tutti i partner europei, ha quindi esposto ai deputati la ricostruzione di quanto accaduto, precisando: «Che l’attacco possa essere avvenuto senza una qualche forma di sostegno da parte del regime - ha sottolineato Hague - è pura fantasia». Impossibile dunque porgere l’altra guancia.
Il premier David Cameron ha quindi rincarato la dose bollando il comportamento degli iraniani come «disdicevole e scioccante». «Considereremo - ha chiosato - azioni molto dure in risposta». Detto, fatto.

Hague ha promesso di sollevare la questione alla riunione dei ministri degli Esteri in programma a Bruxelles dove, ha assicurato, «discuteremo di questo episodio e delle ulteriori azioni da intraprendere» in relazione al programma nucleare iraniano.

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