Cameron, primo viaggio all'estero e prima gaffe

Il premier britannico in visita dal presidente Sarkozy a Parigi lascia sul leggio dell'Eliseo alcune note, in cui riporta spesso, sottolineato, il nome di Carla

Doppio lapsus di David Cameron ieri a Parigi. Alla sua prima visita all'estero, dopo aver incontrato Nicolas Sarkozy, il neopremier britannico ha lasciato sul leggio dell'Eliseo, a portata dei fotografi più intraprendenti, gli appunti presi durante il colloquio, note scritte con una penna a sfera blu a margine dei fogli fatti preparare dai suoi collaboratori con i temi in agenda.
Accando alla voce dattiloscritta «18 giugno - data in cui Sarkozy e la first lady francese sono attesi a Londra per celebrare l'anniversario dell'appello rivolto ai francesi da Londra, nel 1940, dal generale De Gaulle alla Gran Bretagna - proprio sotto la voce «Iran», Cameron ha riportato, come unico commento, a stampatello, sottolineato più volte, il nome di battesimo della moglie di Sarkozy, l'ex modella di origine italiana Carla Bruni, sua quasi coetanea.
Sarà forse questo pensiero ad aver reso possibili i toni cordiali registrati ieri, la promessa di «lavorare insieme, mano nella mano», che si sono fatti i due esponenti politici conservatori divisi fino a l'altro ieri, come nota perfido il Guardian. Una divisione smascherata da un altra riga sugli appunti, in cui Cameron, parlando della relazione bilaterale commenta, «partnership con uno scopo. Risultati focalizzati, pratici».

Sarkozy, che in passato non aveva fatto mistero di sostenere Gordon Brown, e che in cambio era stato chiamato «nano» sia da Cameron, che dal suo allora cancelliere dello scacchiere ombra, George Osborne, e che per questo aveva protestato formalmente con Londra, ha tenuto a rivendicare un rapporto di vecchia data con Cameron. E ricordato di aver voluto vederlo, quando ancora era leader dei Tory all'opposizione, nel corso di un suo viaggio a Londra.

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