Le «Camicette nere» di Marta

Ultimamente l’abbiamo apprezzata in giacca nera molto glamour, dolcevita rosa e sorriso smagliante sulle pagine patinate di Donna Moderna. Prima l’avevamo vista prediligere uno stile simil Positano a metà strada tra il noglobalchic e il colorato look Marta (Marzotto, però). Ma Marta (Vincenzi, adesso) non finisce di stupire. Perché come ogni prima donna che si rispetti, il cambio dell’abito può nascondere in lei un cambio d’umore. Forse anche politico. E così il nostro sindaco ha scelto per l’inizio autunno «Camicette nere». Ma attenzione, qui l’abbigliamento non c’entra: si tratta del libro che racconta la storia delle donne di lotta e di governo da Salò ad Alleanza nazionale che sarà presentato sabato 6 ottobre alle 17 all’Hotel Bristol di Genova. Insieme con l’autrice Annalisa Terranova e Isabella Rauti, che ha scritto la presentazione del libro, ci sarà proprio Marta Vincenzi che passerà un pomeriggio all’insegna del più spinto veltronismo. Come il prossimo (forse) leader del Partito democratico, anche la Vincenzi si fa contagiare dal rigore della destra? Non si sa. Comunque, se Veltroni propone svolte inaudite per il programma dell’Unione come la normalizzazione del lavoro precario, l’attacco all’articolo 18 e all’amministratore unico in Rai, la Vincenzi viene applaudita dal centrodestra per le posizioni caute sulla realizzazione della moschea e il numero chiuso con anagrafe per i rom. L’aria sta cambiando? Di certo di argomenti comuni tra il sindaco di Genova e una certa parte della Casa delle Libertà cominciano ad essercene qualcuno di troppo per i gusti della sinistra.

Così stupisce meno che Marta Vincenzi abbia risposto positivamente all’invito rivoltole da Gianni Plinio capogruppo di Alleanza nazionale in Regione a partecipare all’incontro si sabato al quale saranno presenti anche il senatore Giorgio Bornacin, Gianni Bernabò Brea ed Alfio Barbagallo. Ma c’è da giurare che arriverà in tinta pastello.

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