«Camoranesi non è da Juve»

Torino. La Juve conserva i due punti di vantaggio sul Milan e apparentamente il 3-0 al Livorno è la risposta al 5-1 con il quale il Milan ha liquidato l’Udinese. Ma in casa dei bianconeri torinesi non tutto fila lisco: «Il comportamento di Camoranesi, che ha costretto Capello a sostituirlo due volte in pochi giorni, dopo averlo mandato in campo in sostituzione di un compagno - spiega Luciano Moggi, direttore generale della Juventus - non è da professionista. Non gli riesce niente, si arrabbia con se stesso e perde le staffe. Adesso va in nazionale, ha qualche giorno per pensarci su, calmarsi e capire che da noi, alla Juventus, certe cose non si possono fare. Lasciatemi dire che Capello ha fatto benissimo a sostituirlo in entrambe le occasioni».
Forse per addolcire la pillola Juve, Moggi parla anche di Del Piero: «È a quattro gol da Boniperti, altro nostro capitano storico, ma questo non cambia il nocciolo del problema: Alex campione era e campione rimane.

È da applaudire per l’impegno che ci mette in campo e poi, ciò che non guasta, quando gioca segna spesso».
Tirato per i capelli, Moggi smentisce per l’ennesima volta l’intenzione di lasciare la Juve: «Quella cena dopo Milan-Juve non significa niente. Lo facciamo sempre, in coda alle nostra partite».

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