Augusto Pozzoli
da Milano
Siamo ormai alle porte del nuovo anno scolastico che formalmente partirà dal prossimo 1 settembre. Nuovo anno scolastico con un nuovo governo, un nuovo ministro alla Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che si è già fatto sentire con alcuni interventi che in parte modificano le iniziative assunte dal suo predecessore Letizia Moratti.
Il 2006-2007 sarà comunque un anno interlocutorio, soprattutto per una serie di norme varate nel quadro della riforma Moratti. Si sa che Fioroni ed i suoi tecnici stanno lavorando a una nuova circolare che verrà diramata la prossima settimana per dare alle scuole alcune linee guida per governare questa fase di passaggio. Secondo gli accordi raggiunti lo scorso 17 luglio dalle organizzazioni sindacali della scuola e lAran (lagenzia che cura i negoziati sindacali del pubblico impiego) sono state di fatto disattivate alcune novità della riforma: a partire nella scuola primaria dal tutor e dal portfolio, lincremento delle ore di inglese nelle medie, la sperimentazione della riforma alle superiori. Lattesa circolare dirà in pratica come si dovranno comportare le scuole in mancanza di questi tasselli della riforma Moratti.
«Sarà un documento dicono al ministero della pubblica istruzione - si definirà un quadro dazione nel quale le scuole potranno muoversi con grande autonomia. Un anno in cui il ministro starà in ascolto di insegnanti e dirigenti scolastici per capire insieme a loro che cosa sia giusto fare per migliorare la qualità della scuola». Intanto però si deve provvedere allavvio del prossimo anno scolastico: linizio delle lezioni, come ormai è tradizione, viene deciso dalle singole regioni. Partono per prime le scuole di alcune regioni del Nord (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Bolzano) il prossimo 11 settembre. Chiuderà lEmilia Romagna dove gli studenti si ritroveranno sui banchi di scuola il 19 settembre.
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