Campania: 23 arresti per la sanità

Nell'inchiesta anche due assesori regionali della Campania, alcuni consiglieri del Campanile. Il sindaco e il prefetto di Benevento (nella foto), un giudice del Tar. Il suocero di uno dei figli di Mastella è piantonato in ospedale

Campania: 23 arresti per la sanità

Napoli - Sono 23 le persone coinvolte nell’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere e culminata nell’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in casa per Sandra Lonardo. Tra loro anche due assessori regionali della Campania e alcuni consiglieri dell'Udeur. L’inchiesta giudiziaria riguarderebbe un presunto giro di favori. L’episodio contestato alla moglie di Clemente Mastella riguarderebbe le modalità seguite per una nomina nell’ospedale di Caserta.  Tra gli altri provvedimenti emessi, il gip di Santa Maria Capua Vetere ha disposto anche l’arresto dell’ingegner Carlo Camilleri, suocero di uno dei figli del ministro Clemente Mastella e di Sandra Lonardo. Camilleri è piantonato dagli agenti della polizia penitenziaria nell’ospedale Rummo di Benevento dove è stato ricoverato ieri sera, a quanto pare a seguito di un improvviso malore.

Il giro di favori e nomine Il procuratore Maffei ha sottolineato che le indagini sono partite da intercettazioni telefoniche relative alla gestione di appalti e servizi pubblici della Provincia di Caserta. Gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno "consentito di far luce su di un tessuto illecito stabilmente radicato nell’area politica, amministrativa e giudiziaria della Campania". In particolare "le indagini hanno consentito di accertare che i concorsi pubblici gestiti dagli indagati nelle loro diverse qualità istituzionali non venivano vinti dai candidati più bravi e meritevoli, bensì esclusivamente dai candidati sponsorizzati da Camilleri e dal suo partito". Nel comunicato si spiega anche il meccanismo: "I primari ospedalieri non venivano nominati dai direttori generali dell’ Asl sulla base delle loro capacità professionali, bensì sulla base delle indicazioni fornite loro da esponenti politici di rilievo. Le gare di appalto per il conferimento di incarichi di progettazione non venivano affidate ai professionisti che garantissero economicità, qualità ed efficienza nelle loro prestazioni verso l’ente pubblico, ma sulla base del fatto che il partito politico si sarebbe attivato, con i suoi esponenti regionali per far pervenire all’ente locale che li ha illecitamente nominati finanziamenti pubblici, erogati per realizzare le opere per le quali gli incarichi sono stati conferiti, che altrimenti le amministrazioni non avrebbero potuto mai ottenere".

Esponenti dell'Udeur Non solo Sandra Mastella ma anche altri esponenti dell'Udeur e assessori della giunta regionale della Campania sono stati messi ai domiciliari. Sono gli assessori regionali dell’Udeur Luigi Nocera, all’ambiente, ed Andrea Abbamonte, al personale; il sindaco di Benevento Fausto Pepe, e i consiglieri regionali Fernando Errico, capogruppo dell’Udeur, e Nicola Ferraro. I carabinieri si sono recati nella sede del consiglio regionale della Campania e negli uffici del gruppo dell’Udeur dove hanno sequestrato documentazione.

Gli altri Secondo quanto si è appreso, i provvedimenti restrittivi del gip concedono il beneficio dei domiciliari a 19 degli indagati; quattro invece andranno in carcere. Disposti anche tre provvedimenti di sospensione dal servizio, che riguardano il prefetto di Benevento Giuseppe Urbano, da circa due anni nel Sannio dopo essere stato vicario a Caserta, indagato per falso; il giudice del Tar Campania Ugo De Maio, al quale viene contestata la rivelazione di segreto di ufficio; e il vigile urbano Luigi Treviso, in servizio ad Alvignano, indagato per falso.

Tutti gli arresti I carabinieri di Caserta hanno eseguito 23 ordinanze di custodia, delle quali quattro di detenzione in carcere e 19 di arresti domiciliari, nonchè tre ordinanze interdittive nei confronti di esponenti politici ed amministratori regionali. Lo rende noto un comunicato diffuso dal procuratore di Santa Maria Capua Vetere Mariano Maffei. La misura della custodia in carcere è stata emessa per Carlo Camilleri, Vincenzo Lucariello, Antonello Scocca e Domenico Pianese.

Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Sandra Lonardo, Fausto Pepe, Carlo Bianco, Erminia Florenzano, Andrea Abbamonte, Luigi Nocera, Francesco Cardone, Ferdinando Errico, Vincenzo Liguori, Nicola Ferraro, Nino Lombardi, Angelo Padovano, Domenico Pietrocola, Francesco Zaccaro, Antonio Barbieri, Letizio Napoletano, Paolo Budetta, Cristiana Fevola e Ugo Ferrara. Interdizione dall’ufficio del giudice del Tar per Ugo De Maio. Interdizione dall’ufficio di vigile urbano per Luigi Treviso, interdizione dall’ufficio di prefetto della Repubblica per Giuseppe Urbano.

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