Sono dati inquietanti, ma sono i dati ufficiali forniti dai carabinieri delle cinque stazioni di Sampierdarena, Bolzaneto, Rivarolo, Cornigliano e Sestri Ponente. Nel ponente genovese la criminalità dilaga, più che in altre zona di Genova. Vuoi per la forte concentrazione di extracomunitari, vuoi per la presenza dei discussi centri sociali, vuoi per le piccole bande di sudamericani, dai Latin King ai Netas, dai Rebeldes ai Manhattan, o per le baby gang, vuoi per la presenza di aree industriali o commerciali che di notte si svuotano e diventano il luogo ideale per incontri e traffici illegali, dalla droga alla prostituzione.
Dati alla mano è Sampierdarena il quartiere più colpito da fenomeni di criminalità e violenza e su cui si concentra il lavoro delle forze dell'ordine. Lungomare Canepa, via Sampierdarena e via di Francia sono diventati il centro della prostituzione di giovani ragazze dell'est europeo e di poche italiane, via Romairone e le zone comprese tra l'Ikea e Castorama sono invece il luogo ideale dove trovare prostitute di colore, un po' ovunque invece travestiti brasiliani e viados. Sesso per tutti i gusti quindi, naturalmente a pagamento. Un fenomeno che pur essendo contenuto nei numeri porta ugualmente grande disagio a chi vive a due passi da queste situazioni.
Diverso invece il discorso relativo alle droghe, piaga sociale e serbatoio di delinquenza che purtroppo continua a esistere. Nel ponente nel solo 2005 sono state denunciate o poste in stato d'arresto 48 persone per spaccio o detenzione. Un numero che solo in parte può dare l'idea della quantità di stupefacenti che ancora si trovano nelle nostre strade. Cresce, sempre di più, il consumo di cocaina e di hashish, considerate ovviamente a torto, droghe «legalizzate» se non dalla legge dalla società stessa, mentre diminuiscono i consumatori di eroina, e, di conseguenza, per fortuna, anche le siringhe infette lasciate per strada. Tossici che spesso, per procurarsi la dose quotidiana della loro droga, diventano anche piccoli delinquenti che compiono scippi e furtarelli, vera e propria piaga dei quartieri. Sono sempre tanti infatti i giovani che con il volto coperto dal casco di avvicinano furtivi alle spalle di persone, spesso anziane, e scippano borse. Dalle strade alle mura domestiche la violenza non ha confini. Tante ancora le denunce per lesioni dolose, buona parte delle quali da imputare a liti familiari che vedono speso coinvolti mariti violenti con le proprie mogli e uomini violenti con altri membri della famiglia. Otto le denunce a gennaio di quest'anno, 7 a febbraio, quasi tutte per fortuna scoperte dai carabinieri. Pochi, ma sempre troppi, i reati legati a violenza sessuale che nel 2005 nei cinque quartieri del Ponente sono stati due, entrambi fortunatamente perseguiti.
Continuano intanto anche le truffe, spesso perpetrate ai danni di innocenti anziani, che nel corso del 2005 sono state ben 165, di cui le forze dell'ordine hanno identificato in oltre il 25 per cento dei casi i responsabili.
Una situazione grave che purtroppo non sembra, statistiche alla mano, modificarsi in maniera positiva nei primi mesi di quest'anno. A gennaio infatti sono state denunciate ben 11 truffe.
Le rapine invece per l'anno 2005 sono state 34 nel ponente genovese, a danno di privati e negozi, dati a cui si devono aggiungere le rapine contro banche e uffici postali che non rientrano nelle competenze specifiche delle stazioni di quartiere. Un fenomeno preoccupante ma che, per fortuna, sembra essere si costante, ma anche contenuto.
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