
Dai segnali della vigilia, era Di spalle a questo mondo (Neri Pozza) il favorito tra i finalisti, e infatti all'autrice Wanda Marasco è andato, con 86 preferenze sulle 282 dei votanti anonimi popolari, il Premio Campiello di Confindustria Veneto alla sua 63^ edizione, assegnato ieri sera alla Fenice di Venezia. Il romanzo, ambientato nella Napoli ottocentesca - che aveva conquistato la giuria tecnica del Campiello con 7 voti al primo turno, distinguendosi per ricerca linguistica e storia risorgimentale grazie alle quali era anche entrato in dozzina allo Strega - vede protagonisti lo sfortunato medico Ferdinando Palasciano, precursore della Croce Rossa, ma soprattutto la follia come rivelazione possibile, vera lente narrativa della trama anche in altre opere della Marasco.
A un'incollatura Fabio Stassi, 83 voti, con Bebelplatz. La notte dei libri bruciati (Sellerio), che affronta il drammatico episodio del rogo nazista del 1933 a Berlino quando migliaia di volumi furono dati alle fiamme; poi Monica Pareschi con Inverness (Polidoro, 58 voti), raccolta di racconti fondata sulla "deliziosa crudeltà sentimentale", esplorando il confine tra fatale, orrorifico, maledetto e ignoto; Alberto Prunetti con Troncamacchioni (Feltrinelli, 36 voti), epica degli "ultimi" nell'Alta Maremma agli albori del fascismo, che racconta anarchici, banditi e minatori portare avanti la ribellione dalle colline toscane all'Europa e infine 19 voti a Marco Belpoliti con Nord Nord (Einaudi), che esplora i territori del settentrione italiano in un vagabondare tra amici, artisti e spiriti-guida.
La serata veneziana, trasmessa in diretta Rai con la conduzione di Giorgia Cardinaletti del Tg1, ha celebrato anche le altre anime del premio.
Il Campiello Opera Prima 2025 è stato assegnato ad Antonio Galetta per Pietà (Einaudi), romanzo d'esordio ambientato in un paese del Sud durante una campagna elettorale che "sembra uno scenario di guerra", in cui un "noi narrante" svela gli intricati giochi di potere locali; il Premio Fondazione Il Campiello alla Carriera ha reso onore a Laura Pariani, scrittrice che ha segnato la letteratura italiana contemporanea, in uscita in questi giorni con il nuovo romanzo Primamà (La nave di Teseo); il Campiello Giovani 2025 è andato a Giacomo Bonato, 17 anni, di Arquà Petrarca, che ha vinto con il racconto Verso Oriente, il Campiello Junior va a Ilaria Mattioni nella categoria 7-10 anni con La figlia del gigante (Feltrinelli) e a Chiara Carminati per gli 11-14 anni con Nella tua pelle (Bompiani), Infine, il Campiello Natura della Venice Gardens Foundation, assegnato a Lauro Marchetti per Memorie di Ninfa (Allemandi), che racconta del giardino straordinario arrivato a noi grazie alle donne della casata Caetani di Ninfa e Sermoneta.