Campionati europei

Torino La Regina dei tuffi scende dal trono ma non vuole abdicare. Dopo l'oro di venerdì da un metro, Tania Cagnotto con un colpo di coda beffa Maria Marconi e conquista il bronzo dai tre metri con 324,25 punti agli Europei di Torino, diciassettesima medaglia internazionale per la bolzanina dall'argento dalla piattaforma a Berlino 2002 a oggi). Riscattato l'opaco sesto posto dello scorso anno a Budapest: «Vincere dai tre metri non è mai facile, mi dispiace solo perché nelle eliminatorie ho fatto venti punti di più, che mi avrebbero portato a giocarmi l'oro. Dopo il mio terzo tuffo, il triplo e mezzo avanti, ho subito psicologicamente la gara e ho sbagliato anche il doppio e mezzo ritornato carpiato. Vedevo Maria che viaggiava bene al terzo posto, allora ho puntato tutto sull'ultimo salto (un doppio e mezzo rovesciato carpiato strepitoso, miglior punteggio di tutta la serie dei tuffatori - ndr) per cercare di salire sul podio insieme a lei. Fortunatamente è andata bene. Mi dispiace però per Maria che meritava questa soddisfazione, e mai avrei voluto esser io a togliergliela». Niente doppietta d’oro dunque per la bolzanina, niente pass diretto per le Olimpiadi di Londra. Ai Giochi si qualifica la svedese Anna Lindberg, vincitrice della gara davanti alla russa Nadezda Bazhina. Nulla però è a rischio per l’azzurra in prospettiva olimpica, visto che ci sono ancora i Mondiali di Shangai e la Coppa del mondo.
Ancora giù dal podio, a solo quattro punti dalla compagna Cagnotto, l'altra azzurra Maria Marconi. «Ho fatto l’abbonamento al quarto posto – dice con un sorriso – e spero che mi diano qualcosa per questo. Ma oggi per me i tre metri rappresentano una nuova possibilità. Infatti mi dispiace più il quarto posto nel metro che quello dai 3 metri perché ho confermato di essere competitiva anche da questo. Adesso mi dedicherò alle gare nazionali per qualificarmi ai Mondiali di Shanghai». «Maria ha ragione - commenta il suo tecnico, Domenico Rinaldi - perché un piazzamento che in una gara più tecnica ha un peso specifico maggiore. Forse per come è andata la gara avrebbe meritato la medaglia, ma l’importante è che l’abbia vinta l’Italia. Faccio una battuta: visto che è la quinta medaglia “di legno” tra lei e i suoi fratelli, ora conviene smetterla, altrimenti dovremo mettere su una falegnameria...».
Rammaricato per Marconi e parzialmente soddisfatto per la medaglia della figlia, il ct Giorgio Cagnotto: «Tania ha commesso un paio di errori di troppo, forse ha sentito eccessivamente la pressione. Però fisicamente mi è piaciuta, siamo a inizio stagione e l’obiettivo sono i Mondiali. Adesso ci concentriamo sulla gara con Tania e Francesca nei tre metri sincronizzati (eliminatorie alle 12.30, diretta tv Rai Sport 2 ed Eurosport).

I risultati vanno a confermare la difficoltà di questo campionato europeo. Due anni fa Tania aveva vinto tre ori su tre gare fatte, e in molti sostenevano fosse stato facile. Abbiamo visto che non è così, la sua medaglia è stata pienamente sudata».

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