Adesso Roma non può più nascondersi: dopo la straordinaria vittoria contro lUnics Kazan, nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Uleb Cup, contro una formazione da tutti ritenuta quale accreditata principale per la vittoria finale della competizione internazionale, la Lottomatica diventa di diritto la squadra favorita in tutte le competizioni che la vedono protagonista in questa stagione 2005-2006. Campionato, Coppa Italia e Uleb Cup non fa differenza, perché il gruppo forgiato in poco più di un anno da coach Svetislav Pesic, ha raggiunto oramai una regolarità di rendimento e soprattutto un livello e una continuità di risultati da mandare in subbuglio non solo gli addetti ai lavori di tutto lo stivale, ma anche quelli che da oltre le alpi osservano il basket italiano con attenzione e curiosità.
La Virtus vince e convince da oltre tre mesi: in tutte queste settimane non un passo falso che ne abbia interrotto o in parte affievolito determinazione e forza. Sconfitte è ovvio ce ne sono state, come Napoli, Reggio Emilia, Mosca (contro la Dinamo) ma in tutte le partite nelle quali Roma è uscita sotto nel punteggio, poche in verità, la Virtus ha potuto addurre valide e circostanziate giustificazioni, confortate poi da un dato incontrovertibile, diventato il segno principale della maturazione del gruppo capitanato da Sandro Tonolli: Roma non sbaglia più le partite che contano. Quando cè la serata che scotta, quando i 40 minuti che vanno ad iniziare non hanno appello, la Virtus caccia gli artigli, azzanna la preda e non molla più la presa fino alla fine. A tuttoggi la Lottomatica non ha fallito alcun appuntamento importante. Addirittura in Uleb Cup, nonostante una situazione complicata oltremodo nel girone di regular season, è riuscita a recuperare andando a vincere su terreni ostici. Il capolavoro di Le Mans poteva sembrare lapice, Kazan rappresenta una nuova frontiera, che catapulta Roma in una nuova dimensione: tutti ricorrano ai più comuni accorgimenti scaramantici, ma questa Virtus è in grado di lottare con ottime possibilità di riuscita, per tutti gli obiettivi che ha davanti. Il presidente Toti, che ha seguito la squadra sin nella Russia più estrema, a Kazan, è al settimo cielo. La proverbiale pacatezza del numero uno della società capitolina, stavolta lascia spazio ad una soddisfazione incontenibile «Questa squadra ci ha regalato un successo straordinario e sono convinto che oramai tutti debbono iniziare a temerci». Le parole che seguono, spiegano alla perfezione una delle grandi doti del gruppo allenato da Pesic: «In passato, quando le cose non giravano per il verso giusto sono sempre stato critico nei confronti dei miei ragazzi ma adesso devo ammettere che questa squadra è enormemente cresciuta, e oggi ha un carattere davvero notevole. Nelle ultime partite la squadra si è trovata a subire recuperi che potevano compromettere il risultato finale, ma la squadra ha sempre saputo reagire con incredibile fermezza e con straordinaria determinazione».
Carattere è la parola che usa patron Toti e la Virtus che è arrivata a sbancare piazze notoriamente difficili come Le Mans, Gerusalemme e Kazan, è formazione di enorme spessore tecnico e mentale. Sabato si torna a respirare laria del campionato, arriva Udine.
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