In campo Nasce «Italia futura», «pensatoio» di Montezemolo

«Sì, sto pensando di entrare in politica e di fondare un partito. Apriremo anche una sede a Copacabana». Era il marzo 2007 e Luca Cordero di Montezemolo liquidò con una battuta l’ipotesi, lanciata dal sito «Dagospia» e ripresa dai giornali, della sua discesa in campo alla guida di un movimento chiamato «Italia Futura». Da allora qualcuno ha lavorato in silenzio e oggi viene presentato on line (su www.italiafutura.it) il programma della nuova associazione.
Nonostante le smentite, sono in molti a indicare Montezemolo come il vero patron di «Italia Futura». Il diretto interessato un mese fa ha dichiarato in un’intervista a Giovanni Floris: «Ho deciso di aiutare un gruppo di giovani economisti e ricercatori in un “think tank” un po’ all’americana. Fuori dall’ottica e dalle logiche dei partiti della politica, che è sempre così invadente». Un pensatoio che dovrebbe «cercare di studiare - continua il presidente della Ferrari - dove vogliamo essere tra cinque anni. Una grande spinta a porci degli obiettivi che non sono né di destra né di sinistra».
Le indiscrezioni sul web e non solo parlano di un vero partito di area moderata, di un nuovo centro «illuminato».

Di certo tra i promotori del movimento c’è Carlo Calenda, ex braccio destro di Montezemolo in Confindustria e alla Ferrari. Per ora «Italia Futura» ha un logo e una definizione ufficiale di «luogo di ideazione civile, politica ed economica, libero dagli ideologismi» e di «strumento di mobilitazione dell’opinione pubblica».

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