Il campo rom abusivo fatto di auto extralusso

Erano giorni che dalle abitazioni di via Bagnara a Cornigliano partivano chiamate a raffica verso 112, 113 e polizia municipale. Segnalazioni continue che spiegavano una situazione paradossale con rom accampati nel posteggio sotto casa, proprio a ridosso del depuratore del quartiere, con materassi, coperte accatastate dietro ad automobile di grossa cilindrata dalla dubbia provenienza e con le targhe tagliate ad arte. Ieri pomeriggio, finalmente, la polizia è arrivata ad identificare questo gruppo di una trentina di persona che hanno messo sotto scacco una parte del quartiere come aveva già segnalato il consigliere municipale della Lega Nord Maurizio Amorfini: «Ho scritto anche al Prefetto e all’assessore alla sicurezza del Comune di Genova - racconta -. Viviamo rinchiusi nei nostri palazzi ed è una situazione che si ripete ciclicamente».
Problema di decoro perché non è il massimo trovare di fronte al portone di casa gente che dorme, anche di giorno, su cataste di materassi o nel bagagliaio delle auto. Problema di decoro anche perché questi senza fissa dimora, non avranno un posto fisso dove dormire ma hanno a disposizione casse intere di birra, bottiglie di superalcolici e stecche di sigarette: tutti rifiuti che, una volta consumati, non finiscono proprio nei bidoni della raccolta differenziata di Amiu. Ma soprattutto problema di ordine pubblico visto che nelle ultime settimane, proprio in concomitanza con il ritorno di questo campeggio abusivo, nella collina di Coronata si sono segnalati furti a ripetizione: «Ho raccolto diverse segnalazioni di persone a cui è stata forzata la serratura della macchina e rubate autoradio e navigatori satellitari - continua Amorfini -.

A Coronata hanno paura, sono terrorizzati da questa escalation di furti e mi sono fatto direttamente carico di chiedere al Municipio un intervento per la piazza del Santuario di Coronata perché vengano installati impianti di videosorveglianza».

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