Più che con il botto s'incomincia con una saetta. Tutto come previsto, in questo Tour che si preannuncia scontato, banale e prevedibile, ma proprio per questo potrebbe riservarci più di una sorpresa. Quando lo spartito è banalotto, i musicisti di rango ci mettono sempre del loro.
Intanto, però, Fabian Cancellara le suona a tutti, con vigore e prepotenza. Alle spalle dello svizzero il britannico Bradley Wiggins, grande favorito alla vittoria finale di questo Tour, e il beniamino di Francia Sylvain Chavanel, staccati entrambi di 7". Non brillantissimo l'ultimo vincitore del Tour, l'australiano Cadel Evans, che ha chiuso facendo segnare solo il 13° tempo e concedendo a Wiggins ben 10". Bene, molto bene, invece, il nostro Vincenzo Nibali, che un cronoman non è, ma lascia a Wiggins solo 11" e un secondo ad uno specialista delle prove contro il tempo come Evans.
Oggi prima tappa, da Liegi a Seraing, alla periferia della "città ardente". Arrivo su uno strappetto di 2.400 metri molto insidioso, adatto agli scattisti.
Cronoprologo: 1. Cancellara (Svi) 713, 2. Wiggins (Gbr) e Chavanel (Fra)a 7, 4.
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