Cancellieri «frenati» da Cgil e Cisl

Gianandrea Zagato

Cgil e Cisl non firmano l’accordo per la riqualificazione del personale dell’amministrazione giudiziaria. Anche i cancellieri del Tribunale di Milano restano così senza il riconoscimento del dovuto.
A denunciare questo ostruzionismo sindacale che «nasconde un vero e proprio orientamento politico» e che «per meri fini elettoralistici trascura le aspettative dei lavoratori e ostacola l’obiettivo di rendere più funzionale la macchina della giustizia» è l’Uilpa-Uidag insieme al Sag-Unsa. Sigle che denunciano quotidianamente «l’azione e le responsabilità politiche» messe in atto da Cgil e Cisl, anche con il rifiuto di sottoscrivere l’accordo proposto dal ministero di Grazia e Giustizia.


Ultimo atto, commenta l’avvocato Paola Frassinetti, di chi non «vuol riconoscere la professionalità al personale amministrativo che da anni attende una gratificazione e che, tra l’altro, avrebbe consentito di raddoppiare a Milano il numero di cancellieri con evidente riduzione dei tempi dei processi penali e civili». E nel frattempo, come denunciano l’Uilpga-Uidag e il Sag-Unsa «rischia di aumentare il contenzioso del personale contro il Ministero per disparità di trattamento».

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