Lo hanno portato in scena nel 94 con notevole successo e ora, a distanza di oltre dieci anni, lo riprendono entusiasti e convinti più che mai. Non solo perché Anna Cappelli è uno dei testi più intensi e toccanti di Annibale Ruccello (grande drammaturgo napoletano prematuramente scomparso), ma anche - e soprattutto - perché stavolta Alvia Reale (interprete) e Valter Malosti (regista) legano questa loro nuova avventura artistica ad una sfida che sa di modernità e di profondo amore per il teatro. Lo spettacolo, a uso e consumo di un ristretto numero di spettatori, va infatti in scena nel foyer Romolo Valli dellEliseo ogni giorno alle 19 (tranne la domenica) prima della serale, e rappresenta un coraggioso fuori programma «pensato proprio - spiega la brava attrice - per un luogo, un orario e un pubblico diversi. Abbiamo aderito con slancio alla proposta di Antonio Calbi (neodirettore della sala, ndr) perché ci piaceva lidea di rendere un teatro borghese come lEliseo uno spazio vitale, frequentabile in orari inconsueti e da persone che magari solitamente non vanno a vedere spettacoli di questo tipo. Allestero iniziative simili sono allordine del giorno e riscuotono ovunque ottimi consensi».
Impiegata allufficio del catasto di Latina, Anna è una donna come tante: desidera una casa tutta sua, un uomo che la ami, una vita lontana dal grigiore della routine e dagli stenti quotidiani. Si innamora di un collega, ci va a vivere insieme ma quando lui improvvisamente la abbandona il dolore si trasforma in irreparabile tragedia (Anna ucciderà il suo compagno e ne mangerà il corpo). Lallestimento firmato da Malosti, a differenza di altre pur pregevoli messinscene, fugge connotazioni di tipo realistico per restituire, al contrario, una lettura del monologo «assolutamente astratta, surreale e simbolica, quasi si trattasse di un sogno o di un ricordo o, addirittura, di una rievocazione post mortem». Questo taglio registico, già molto apprezzato allepoca del primo debutto, non solo valorizza le diverse sfaccettature del personaggio ma ben si adatta alla dimensione raccolta di un foyer. «Una dimensione - riprende la Reale - dove la vicinanza con il pubblico è assoluta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.