Vancouver 2010

Il Cannibale mette in ghiaccio la nona coppa

Straordinario Armin Zoeggeler: fila a 100 all’ora sullo slittino e conquista il trofeo di cui è padrone da 5 anni. Ha vinto 49 gare: è ad un passo dal monumento Tomba. "Premiata la mia costanza, ora tocca alle Olimpiadi"

Il Cannibale mette in ghiaccio la nona coppa

Il soprannome «cannibale» gli calza a pennello, ma solo se si guarda alle sue imprese sportive. Sì, perchè il carabiniere Armin Zoeggeler, commendatore della Repubblica dal 2002 e promosso vicebrigadiere dal 2008 per meriti sportivi, è tipo mite e discreto. Parole sempre dosate, mai una frase fuori dalle righe. Quando però si butta a oltre 100 chilometri all’ora con il suo slittino, sulle piste di tutto il mondo, diventa implacabile con gli avversari. È così da 21 anni, da quando appena adolescente vinse il primo trofeo mondiale a livello juniores a Sigulda, in Lettonia.
La sua nona Coppa del Mondo (ora è a un passo dall’austriaco Markus Prock, che ne ha vinte 10) è arrivata nel budello di Cesana Torinese, a rischio chiusura dopo i fasti olimpici. Una pista cara ad Armin che qui conquistò il suo secondo oro ai Giochi invernali nel 2006 ed ha vinto il secondo titolo europeo nel 2008, oltre a preparare molte delle sue vittorie (49 solo in Coppa, una in meno di un altro monumento azzurro della neve, Alberto Tomba). Da cinque anni è il padrone incontrastato del singolo: d’altronde nascere a Foiana, paesino alle porte di Merano e roccaforte dello slittino, non poteva che renderlo il re di questo sport. Ieri gli sarebbe bastato il 21° posto per mettere le mani sulla nona Coppa di cristallo, ma non si è risparmiato: miglior tempo in entrambe le manche, mentre il russo Demtschenko, unico avversario a potergli ancora contendere il trofeo, è scivolato per un grave errore al 31° posto.
«È stata premiata la mia costanza, ora mi concederò qualche ora di festa, poi comincerò a pensare alle Olimpiadi», il solito commento misurato di Armin. Che è già nella leggenda, ma pensa ai Giochi di Vancouver ormai imminenti (lui peraltro sarà in gara il primo giorno, ovvero il 13 febbraio), che dovrebbero essere gli ultimi della sua carriera. Zoeggeler punta al terzo oro olimpico consecutivo dopo Salt Lake City 2002 e Torino 2006 (dopo il bronzo a Lillehammer 1994 e l’argento di Nagano 1998): in Canada ha già vinto, ma a Calgary, cinque gare di Coppa del Mondo e un titolo iridato. «A Vancouver troverò gente che avrà la mia stessa voglia di vincere, da Demtschenko ai tedeschi Loch, Moeller, Ludwig e Eichorn, sarà una bella battaglia, come è stato in Coppa del Mondo».

Dove però il «cannibale» si è mangiato gli avversari.

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