Droga, bilancini di precisione, presse. E poi sostanza da taglio, denaro in contante e la lista dei clienti «abituali». Quelle trasferte sospette dai Castelli romani al Casilino nonché a Tor Bella Monaca non sono sfuggite ai militari del nucleo operativo di Frascati, allarmati per laumento di cocaina e hashish sulle piazze della cittadina a sud della capitale. Giorni di pedinamenti a un gruppo di liceali li hanno portati alle centrali dello spaccio. Una specie di drug-shop la prima, scoperta in una cantina di Tor Bella Monaca intestata a un pregiudicato romano, C.S. di 36 anni che, alla vista dei carabinieri, ha cercato, di distruggere ogni prova. Nel magazzino 12 panetti di «fumo», un etto di cocaina pura, un etto e mezzo di marijuana per un totale di un chilo e 700 grammi di «roba», strumenti per il confezionamento delle dosi e 7mila euro in banconote di piccolo taglio, sicuramente provento della vendita al dettaglio. «Il soggetto arrestato riusciva ad aumentare volume e peso della droga - spiega Pasquale Chiaro, vicecomandante della Territoriale di Frascati - aggiungendo mannite, sostanza simile per colore e composizione alla cocaina. Quindi, ogni grammo pagato all'ingrosso 50 euro fruttava almeno tre volte tanto». Nellappartamento lungo la via Casilina, occupato da due romeni, V.I. e C.L.
, di 27 e 31 anni, i carabinieri hanno trovato mezzetto di «polvere bianca», una bilancia elettronica, altra sostanza inerte e ben cinque presse utilizzate per tagliare la sostanza stupefacente e 5400 euro. I tre sono finiti in carcere a Rebibbia e a Regina Coeli, con le accuse di detenzione e spaccio di drog- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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