Canzone-scandalo, falsate le parole del marine a Bagdad

New York. Aumentano negli Stati Uniti e in Europa le polemiche sollevate dal video-scandalo in cui un marine canta una canzone violenta che racconta la storia di un soldato americano che prima assiste all’uccisione di una ragazzina e poi ne stermina la famiglia. Il video era stato messo su internet, ma dopo la reazione della comunità musulmana d’America e le polemiche che sono seguite è stato rimosso, e il marine è ora sotto inchiesta. Nel video, il caporale dei marine Joshua Belile cantava la canzone attorniato da un gruppo di commilitoni che ridevano e schiamazzavano. In concomitanza con le voci su presunte stragi di civili compiute in Irak dagli americani, la vicenda è stata strumentalizzata dai telegiornali europei e anche da alcuni giornali italiani, che hanno dato una versione falsa delle parole della canzone, intitolata Hadji Girl. Il testo, che ha intenti ironici, parla di un marine che dopo una giornata di attacchi subiti incontra in un Burger King una giovane irachena, che gli urla in faccia imprecazioni e minacce in arabo. Il soldato se ne innamora e accompagna a casa la ragazza. Ma il padre e il fratello tentano di ucciderlo sparandogli contro. Il marine si fa scudo della ragazza, che viene così uccisa dai familiari, poi si mette a ridere istericamente e uccide a sua volta il padre e il fratello della giovane.

Nella versione strumentalmente falsata di alcuni giornali, tra cui il Corriere della Sera, è il marine che uccide la ragazza. E questo contribuisce a rinfocolare le polemiche. Joshua Belile ha chiesto scusa alla comunità islamica, affermando che la canzone voleva soltanto essere scherzosa.

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