Caos e code in città e sull’autostrada Lo sciopero dei bus fa infuriare i genovesi

È stata alta ieri l’adesione allo sciopero dei lavoratori di Amt, l’azienda di trasporto pubblico genovese. E i genovesi hanno trascorso una giornata di passione. Inoltre, l’apertura delle scuole e la pioggia ieri mattina hanno ulteriormente appesantito la circolazione stradale, facendo segnare un tilt. Secondo i dati diffusi da Amt, che riguardano la mattina, l’adesione allo sciopero indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Trasporti, è del 96 per cento per i bus, del 100 per cento per gli impianti speciali, del 100 per cento per la metropolitana; e del 45 per cento per la ferrovia Genova-Casella. Code e rallentamenti si sono verificati già dopo le 7.30 in direzione del centro città e sulle autostrade, in uscita ai caselli di Genova Ovest e Genova Nervi. E nel pomeriggio, intorno alle 18, i bus in corso Gastaldi erano un miraggio. Ad incrociare le braccia 2500 dipendenti di Amt contro il nuovo piano proposto dall’azienda che prevede una riduzione delle linee, la cassa integrazione per oltre 200 dipendenti e l’aumento del biglietto del bus di 30 centesimi (da 1,20 a 1,50 euro) dal primo febbraio mentre per gli abbonamenti è previsto un aumento del 20-25 per cento. E un numero di lavoratori in esubero, nell’organico Amt, che si avvia a superare le cinquecento unità. La protesta dei cittadini, alle prese con un blocco totale del servizio si è levata altissima. Moltissime le telefonate giunte in redazione dove si lamentava il fatto che «gli autisti Amt sono già privilegiati perché possono fare il secondo lavoro e non possono trattare così la città». Si sono astenuti ieri dal lavoro anche gli autisti di Atp e quelli di Acts e Tpl di Savona.

Vittime dello sciopero anche gli alluvionati di Murialdo: la prima settimana lavorativa del post-frana è stata segnata dal maltempo, ma soprattutto dallo sciopero che non ha garantito il pullman di rientro da Cairo e Carcare per i 45 studenti di Bardineto e Calizzano, nonostante l’emergenza.

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