Caos urbanistica. "Non se ne esce senza un aiuto dalla Procura"

Il sindaco alle Famiglie sospese: "A breve risolveremo alcuni casi"

Caos urbanistica. "Non se ne esce senza un aiuto dalla Procura"
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"Oltre mille edifici in città sono a rischio di abusivismo edilizio. Serve un intervento legislativo urgente, che metta al centro la tutela di chi ha acquistato casa in buona fede, garantendo trasparenza e certezza del diritto". Le "Famiglie Sospese" - l'associazione che rappresenta circa 4.500 proprietari di alloggi finiti sotto sequestro o bloccati dopo le inchieste sull'urbanistica - lanciano un nuovo allarme. Due giorni fa la Procura ha chiuso le indagini per un altro progetto, la torre di via Serlio 7 costruita in zona Brenta-Corvetto al posto di un vecchio garage, sette sono a rischio processo compresa l'ex responsabile dello Sportello unico edilizia del Comune. Il Comitato aveva già denunciato un mese fa che "si stimano 1.200 edifici e 40mila abitazioni con le stesse caratteristiche degli immobili attualmente oggetto di indagine "e quindi potenzialmente irregolari" con "conseguenze che potrebbero coinvolgere oltre 100.000 cittadini milanesi". Ieri il portavoce Filippo Borsellino ha pubblicato sul sito del Comitato un elenco parziale dei palazzi "potenzialmente abusivi", comprende quasi 400 indirizzi di edifici residenziali sopra i 25 metri di altezza, realizzati con Titolo Edilizio Diretto (Dia, Scia o Permesso di Costruire) senza Piano Attuativo. Tra questi, spiega Borsellino in una nota, "risulterebbero anche Torre A2A di Piazza Trento, Torre Gioia 22 di Banca Intesa , gli studentati di proprietà e realizzati dal Politecnico di Milano Marie Curie di Piazza Ferrara 3 angolo via Comacchio e Vilfredo Pareto di via Maggianico 6 e l'edificio appena costruito di proprietà della Camera di Commercio di Milano di via delle Orsole 4". Un elenco basato "solo su uno dei criteri contestati dalla Procura, quello dell'altezza superiore ai 25 metri". E incalza: "Senza un intervento legislativo immediato rischiamo che ancora una volta a pagare ingiustamente siano solo i cittadini". Il sindaco Beppe Sala ieri ha ammesso che è "difficile uscirne se la Procura non mostra interesse a trovare una soluzione. Bisogna soltanto tornare a un intervento legislativo, e ho visto che una problematica del genere sta nascendo anche a Bologna. Insisto nel dire che non è più solo un problema nostro. Non chiamiamolo più Salva Milano ma bisogna metterci mano". Ricorda il tavolo aperto a settembre dal prefetto Claudio Sgaraglia con Comune e Famiglie Sospese per trovare una soluzione, "la nostra via è affrontare caso per caso e l'Avvocatura mi ha confermato che entro fine anno qualche soluzione potremmo prospettarla". Ma "dopo il tutto dovrà andare all'esame della Procura". E un "aiuto" da parte dei pm al momento non sarebbe all'ordine del giorno.

Sala ha commentato anche la bozza della manovra, "il rischio di continui tagli per noi c'è - sostiene - e esprime poca idea di futuro, è un po' loffia". In compenso, "apre assolutamente" spiragli sull'aumento della tassa di soggiorno fino a 10 euro nei 4 e 5 stelle come chiede da tempo (la bozza amplia a 12), "chiedo solo di equiparare Milano a Roma, se lì c'era il Giubileo, qui avremo le Olimpiadi". Nella nuova manovra potrebbe salire al 26% anche la cedolare secca sugli affitti brevi e il sindaco approva, "non è un'iniziativa sbagliata".

Il vicepremier della Lega Matteo Salvini invece frena: "Capisco i grandi gruppi che mettono sul mercato cento o mille alloggi su cui fanno business ma la piccola proprietà va premiata, non può essere punito chi ha uno o due alloggi con cui arrotondare lo stipendio o la pensione". Il governatore Attilio Fontana ammette che "è una manovra che un po' ci farà soffrire ma tenuto conto della solidità dei conti di Regione cerchheremo di affrontarla nel modo migliore".

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