Capelli tinti e pizzetto sale e pepe, look nuovo per il vecchio killer

Ormai «quasi brasilano», Cesare Battisti ha recentemente sfoggiato un nuovo look: ai soliti capelli tinti ha aggiunto un inedito pizzetto sale e pepe. Così il cisternese (di Latina) più famoso del mondo che è anche l’ergastolano più loquace del pianeta, l’italo-franco-carioca si prepara all’ennesimo capitolo della sua vita, incurante dei morti e delle condanne penali che sempre vengono evocate quando si parla di lui.
Dopo essere stato ginnasiale turbolento, rapinatore, detenuto, terrorista, contumace, latitante, «esule» protetto dalla dottrina Mitterand, scrittore di successo (in Francia) e coccolato dagli intellettuali impegnati(anche in Italia), di nuovo latitante e di nuovo «esule», l’ex pistolero dei Proletari armati per il comunismo affronta l’ennesimo capitolo della sua vita. E lo fa con un look che sembra sospeso fra il professore di filosofia ormai vicino alla pensione (che probabilmente si tingerebbe anche baffi e pizzetto) e il colonnello degli alpini (che sicuramente porterebbe «nature» anche i capelli).

Peccato che resti e resterà quello che è per la giustizia italiana e buona parte dell’opinione pubblica del nostro Paese: un assassino. E anche un gran bugiardo, visto che nell’ultima intervista ha detto, fra l’altro: «Mai stato terrorista, nessuno mi ha mai condannato o accusato per questo».

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