Capello: «Siamo cinici? No, siamo tosti»

Garrone, che voleva lo sciopero contro le grandi, ha perso stando alle Maldive

da Genova

«Assenti o non assenti, siamo sempre noi. Vale a dire personalità e forza. E con queste caratteristiche si vince». Fabio Capello ha parole da Napoleone alle Piramidi; la sua Juventus non si ferma davanti a nulla. «All’inizio loro erano pimpanti ed avevano il pallino in mano. Ma nello spogliatoio ho detto ai miei: non possono durare. Così è stato. E alla fine potevamo anche farne due». Nedved, ancora Nedved. «Lui è decisivo, sia come carattere che per qualità tecniche. Gli dico sempre: non fermarti al limite dell’area, vai dentro». Detto fatto. Così abbiamo a che fare con una Juve cinica? «No, con una Juve tosta». Cassano ha deciso il derby di Madrid... «Cassano è un fuoriclasse, sono contento per lui. Non è semplice gestirlo, ma ha colpi da grande».
Novellino ci mette un po’ di veleno. «Fatemi rivedere la punizione del gol, a me sembrava invertita. La Juve è questa, forte e concreta». Curiosità: il presidente della Samp Riccardo Garrone non ha assistito alla partita. È alle Maldive.

Il mese scorso aveva minacciato di non fare giocare i suoi contro Juve, Inter e Milan se non si fosse arrivati a una equa distribuzione dei proventi dei diritti tv. Morale: o è soddisfatto (improbabile), oppure ha perso qualcosa di più d’una partita in tribuna. Anche da lontano.

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