Capirossi, Rossi e Melandri tre modi di leccarsi le ferite

Vale: «Devo stringere i denti, ma sto meglio». Marco: «Faccio fatica, ma la moto va bene»

Nanni Scaglia

da Donington

Stanno meglio, ma non benissimo. Valentino Rossi, Marco Melandri e Loris Capirossi sono decisamente più in forma rispetto al GP d'Olanda, ma le loro condizioni non sono ottimali. Come previsto, quello messo peggio è Capirossi che, dopo aver ottenuto l'ottavo tempo nelle libere del mattino, ha preferito riposare nel pomeriggio, saltando così la seconda ora di prove.
«Rispetto ad Assen - spiega il manager Carlo Pernat - Loris ha deciso di cambiare strategia. Nelle libere del mattino ha visto che la Ducati e le gomme Bridgestone erano discretamente competitive e così ha preferito saltare le prove del pomeriggio, per non affaticarsi troppo. Dopo dieci giri comincia a sentire male per la botta al torace e per questo non ha voluto sforzarsi ulteriormente». Capirossi oggi sarà sicuramente in pista per l'ora cronometrata e in gara, assicura Pernat, sarà decisamente più in forma rispetto al soffertissimo GP d'Olanda.
Discretamente a posto Rossi, che ha chiuso la giornata con il settimo tempo e, soprattutto, un buon passo gara. «Sulla distanza - spiega Vale - solo Pedrosa e Stoner (rispettivamente primo e terzo, con Hopkins secondo, ndr) hanno girato più forte di me, mentre gli altri sono tutti alle spalle. La mano va decisamente meglio che ad Assen, ho recuperato quasi totalmente la mobilità, ma devo stringere i denti nelle frenate più violente e dopo qualche giro perdo un po' di forza. A casa avevo provato a guidare il T-Max (uno scooter Yamaha da 500 cc, ndr) e non avevo avuto tutti questi problemi, con la M1 faccio decisamente più fatica...». Inevitabile, ma Rossi ha comunque le possibilità di disputare una buona gara, anche se rimane l'incognita della tenuta alla distanza.
Così come per Melandri, quarto a soli due decimi da Pedrosa. «La moto va abbastanza bene - dice Marco - e la classifica dice che un po' tutte le Honda sono competitive su questo tracciato.

Io sono sicuramente più reattivo rispetto alla settimana scorsa, ma faccio fatica, mi fanno male il polso e la clavicola destra. Ho provato a fare un po' di giri consecutivi e alla fine ero un po' fiacco. Sicuramente lo sforzo fatto in Olanda si fa sentire e dovrò stare attento ad amministrare le forze».

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