Capitalia, Abn va in pressing

da Milano

Abn Amro è pronta a rimanere nell’azionariato di Capitalia aumentando la quota attuale del 7,7% ma con un obiettivo finale: la creazione di un grande polo bancario del quale avere la guida, un nuovo gruppo europeo sul modello di Unicredit-Hvb. Ad anticipare il new deal di Amsterdam è stata l’agenzia Radiocor, nello stesso giorno in cui si è aperta la finestra a disposizione di Abn Amro per decidere se confermare o meno il proprio impegno nel patto di sindacato (il termine è il 15 settembre).
Anche se al momento il progetto non pare essere stato vagliato da alcuno degli altri soci, Abn sta insomma sondando il terreno. Con il risultato di ottenere però un’accoglienza glaciale dal quartier generale di Capitalia, da cui è partito l’invito al presidente Rijkman Groenink di chiarire per iscritto se intende rimanere nell’azionariato. L’alternativa è l’uscita ma secondo le regole stabilite dal patto stesso. In sostanza l’unico modo per scalare Capitalia è passare dal mercato in modo da riconoscere un premio di maggioranza a tutti i soci.

Se il progetto con Roma non risulterà realizzabile, l’alternativa che raccoglie consensi ad Amsterdam è l’alleanza con il Monte dei Paschi di Siena. L’accordo è considerato di assoluto interesse industriale, ma l’incognita è rappresentata dalla necessità di avere il via libera dal mondo toscano.

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