Cronache

Il capo ai suoi vigili: «Fate almeno sei multe al giorno»

Il sindaco di Rapallo interviene per fermare l’ordine di servizio troppo duro. Camogli promette meno sanzioni

Il capo ai suoi vigili: «Fate almeno sei multe al giorno»

Maria Vittoria Cascino Fa parte del copione. Che i turisti si riversino copiosi sulla riviera. Che si sparino code e balzelli per piazzare auto e moto a tiro di spiaggia. Che confidino nel cuore grande di chi ringrazia per averli scelti. In cerca di tolleranza dunque, perché i parcheggi non bastano mai e s'arrampicano sugli specchi per infilare almeno una ruota tra la riga e l'aiuola. Per sentirsi a posto con la coscienza, perché così non dovrebbe dare fastidio, sennò il vigile dovrebbe multare tutti. Un'ipotesi via l'altra, verso la spiaggia. E più vanno più si convincono, che no, mica stanno lì con l'occhio puntato e il blocchetto caldo. La sorpresa inevitabile sul viale del tramonto. Dove le bollette piegate con cura spuntano dai sellini o sul parabrezza, magari solo perchè hai sforato di pochi minuti l'ora sul ticket del parcometro o della zona disco. E il popolo dei vacanzieri sbotta, s'adira, cerca di trattare.
A Sestri Levante chi ha piazzato il mezzo nelle righe blu a 1 euro e 50 centesimi l'ora non si sogni clemenza. Se voleva «parcheggiare lo stress e assaporare la sua vacanza», l'auto doveva lasciarla nel park ad un chilometro dal centro, prendere il bus navetta con tutto l'armamentario e scendere al mare. Questione di punti di vista. Per capire la furia di turisti e residenti abbiamo parlato con la polizia municipale dei comuni del levante. E abbiamo chiesto in che percentuale rimpinguano l'erario. A Sestri il comandante Maurizio Perroni assicura che le multe per divieto di sosta sono in calo, soprattutto a Riva Trigoso. E pare addirittura che i residenti chiedano di essere più severi. In estate l'organico fiorisce di dieci unità, operative soprattutto sulle spiagge, mentre sono attesi altri due ausiliari del traffico per il controllo dei parcheggi a pagamento. Intanto una sbirciata al bilancio consuntivo 2004 dell'amministrazione sestrese rivela che su 14 milioni e mezzo di euro di entrate correnti, la voce multe incassate ammonta a 573.172 euro, ovvero il 3.94 per cento degli introiti, che risulta la percentuale più alta sulla riviera. A Lavagna il comandante Fabio Terrile conferma un più quattro agenti per l'estate e sette ausiliari. Nessun input dall'amministrazione, «bisogna far solo rispettare le regole. Occorre lavorare sull'aspetto sanzionatorio, ma anche su quello di prevenzione. Comunque l'appello è sempre al buon senso». Bilancio consuntivo lavagnese del 2004: i primi tre titoli d'entrata registrano 11.376.665 di euro, di cui 261.935 di multe, pari al 2.3 per cento. A Chiavari il comandante Federico Luigi Bisso prospetta un leggero calo delle sanzioni. «Siamo più orientati a reprimere la velocità e faremo azioni contro il rumore. Dal punto di vista della sosta Chiavari è fortunata perché dispone di un grande parcheggio in zona mare». Nessun aumento d'organico in estate. Ciò non toglie che nel 2004 su 28.025.312,52 di euro di entrate correnti del Comune, 1.015.049,64 siano di multe, pari al 3.5 per cento.
A Rapallo il sindaco Capurro parla di un 1 per cento di multe sulle entrate 2004: «Non vogliamo penalizzare i turisti, visto che non disponiamo di molte aree di parcheggio». Anzi, fu lo stesso sindaco che, sei mesi fa, riprese il comandante dei vigili «per un ordine di servizio in cui chiedeva ai suoi uomini di fare almeno sei multe al giorno». A Santa Margherita Ligure l'assessore al bilancio Gianni Costa scherza: «Adesso direte che siamo i più cattivi». Ma, bilancio consuntivo alla mano, se la cava con un 2.3 per cento, ossia su 16.271.646 di euro d'entrate, le multe sono 375.000 euro. A Camogli il vice comandante Giovanni Verdina racconta che con 150 parcheggi in più le multe saranno senz'altro in calo, anche se l'organico cresce di due unità e di un ausiliario. Dalla ragioneria del Comune risulta che per il 2004 le sanzioni ammontano a 170.000 euro su 6.392.000 di euro, pari al 2.5 per cento. E la radio, neanche farlo apposta, spara: «per quest'anno, non cambiare...

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