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Da Capo Boi a Punta Porceddus, un tuffo nella Sardegna più vera

A due passi da Villasimius l'Area Marina Protetta di Capo Carbonara custodisce uno scrigno prezioso di fondali, acque e spiagge

Camilla Golzi Saporiti

In fondo, proprio in fondo alla punta della Sardegna sud-orientale si estende un piccolo paradiso ancora incontaminato a forma triangolare. Parte da Capo Boi, tocca Capo Carbonara e arriva a Punta Porceddus, disegnando una «V» affacciata sul mare che al largo abbraccia l'Isola dei Cavoli e quella di Serpentara. Area Marina Protetta dal 1999, questo spicchio di costa meno noto delle vicine Chia e Costa Rei conquista con colori forti e atmosfere dolci. Un contrasto naturale vincente che corre a cavallo di Capo Carbonara, il vertice del triangolo (che deve il nome non certo alla pastasciutta, ma al passato legato al carbone da legna). Nella fitta vegetazione mediterranea con ginepri secolari, pini marittimi dalle chiome infinite, ceppi di mirto e cespugli di elicriso che profumano l'aria, si inseguono massi e rupi che, digradando verso il mare, diventano rocce e scogliere granitiche sempre più rade fino quasi a scomparire tra spiagge di sabbia bianca e finissima. Porto Sa Ruxi sembra una cartolina, Capo Boi sorprende per la pace che trasmette, Campulongu colpisce per il verde brillante della pineta alle spalle, la sabbia borotalco e la trasparenza delle acque che l'accarezzano, Cala Caterina conquista con i suoi scogli granitici che si tuffano in un mare dai mille riflessi e colori.

Svoltata la Punta di Capo Carbonara, forse le due spiagge più belle in assoluto della zona: Porto Giunco e Punta Molentis. Porto Giunco è un'ampia distesa di sabbia bordata da dune coperte di ginepri ed eucalipti da dove parte un sentiero che accompagna allo Stagno di Notteri, rifugio dei fenicotteri rosa durante le migrazioni, oltre che set di spot e film. Punta Molentis, una manciata di chilometri a nord, è invece un'insenatura dal fascino inconfondibile, complice la caratteristica forma ad arco. Lo spettacolo di sabbia e di mare dell'Area Protetta non finisce a terra: continua in mare.

Con barche per escursioni organizzate nei punti turistici o direttamente dalle strutture alberghiere, è un attimo raggiungere l'Isola dei Cavoli e quella di Serpentara, tappe imperdibili per gli amanti di diving e snorkeling. Nelle giornate meno ventose, con pinne e bombole, ma anche solo con maschera e boccaglio sembrerà di immergersi in un acquario a cielo aperto in cui nuotano indisturbati, tra il giallo delle margherite di mare e il rosso delle gorgonie, cernie, saraghi e ricciole, polpi, capponi e le piccole aragoste tipiche del mare sardo.

Vivo e colorato il mondo marino dell'Area è uno scrigno prezioso e per fortuna ben tutelato: a proteggerlo sono severe leggi italiane ed europee, unite al rispetto e all'esperienza delle persone locali. Con loro si scoprono i punti più suggestivi e le tradizioni più tipiche, per loro giustamente vanto e fierezza. Come la vista dal faro dell'Isola dei Cavoli o la processione alla Madonna del Naufrago, la scultura dell'artista sardo Pinuccio Sciola a dieci metri di profondità che, ogni anno, viene celebrata il terzo fine settimana di luglio per invocare la protezione della Vergine per tutti quelli che vanno per mare. O come l'attenzione riservata alle praterie subacquee di Posidonia oceanica. Se a prima e inesperta vista sembrano delle normali alghe che, depositate a riva, diventano quasi sgradevoli, si scopre che in realtà sono importanti agenti per la protezione delle coste dall'erosione del vento. «La Poseidonia è un'antica alga spontanea che, oltre a vivere solo dove l'acqua è pulita, diventando quindi garanzia di mare terso e sano, protegge la sabbia a riva, impedendo che voli via con il vento», spiegano. Piccole chicche di vita di mare vissuta che condiscono pranzi e cene a base di fregula (pasta di grano duro tipica sarda) con vongole, pesce a chilometro zero, pane carasau della tradizione, calici di Vermentino e bicchierini di Mirto. Info: www.ampcapocarbonara.it. Prenotazioni: Falkensteiner Resort Capo Boi, cinque stelle a misura di bambino (fino a 12 anni soggiorno gratuito) immerso nell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara, con spiaggia privata e diving center, mail capoboi@reservations.falkensteiner.com; tariffe e promozioni su www.falkensteiner.com/it/hotel/capo-boi.

Chiusura di stagione: 3 novembre.

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