Capra svuota l’ufficio e risponde alle richieste Consob

Occhi puntati sul Tribunale di Brescia dove oggi il giudice Lucia Cannella depositerà la decisione sul ricorso dei Comuni di Brescia e Milano contro l’esclusione dal diritto di voto nell’assemblea di A2A di venerdì scorso, decisa con un’iniziativa clamorosa dal presidente del consiglio di sorveglianza, Renzo Capra. L’ordinanza precederà la ripresa dell’assemblea, rinviata alle 10, e chiamata a decidere sulla ripartizione dell’utile e sulla revoca di sei consiglieri, incluso Capra, voluta dal sindaco di Brescia, Adriano Paroli, per inserire uomini più vicini alla sua maggioranza di centrodestra. Intanto ieri il Cds di A2A si è riunito per rispondere alle richieste di chiarimenti della Consob. Alla presenza di 12 consiglieri su 15, Capra ha ricostruito i fatti, spiegato i motivi dell’esclusione dei due Comuni (legati a presunte irregolarità nella pubblicità da dare ai patti parasociali) e inviato alla Consob i verbali dell’assemblea. Comunque vada, Capra, dopo 44 anni in azienda, è ormai pronto all’addio.

Dopo il consiglio di ieri ha svuotato il suo ufficio, ha riempito un cartone con le ultime cose, ha scattato una foto nella sala del consiglio e se ne è andato con la sua auto privata e senza autista. «Tanto - ha confidato - io qui non rimetterò più piede».

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