Laura Novelli
Sono sempre di più le star hollywoodiane che, al consueto lavoro sul set, affiancano attività di stampo sociale. I più recenti interessi di Leonardo Di Caprio sembrano rivolgersi, per esempio, allambiente. E ne avremo una concreta prova domenica 15, quando il popolare attore sbarcherà a Roma, ospite della Festa Internazionale del Cinema, per presentare due documentari di sua produzione, Water planet e Global warming, che trattano rispettivamente dellemergenza acqua e del surriscaldamento terrestre. Levento si preannuncia tanto più curioso perché le due proiezioni sono previste (alle ore 15) in uno spazio lontano dal consueto circuito: il teatro di Tor Bella Monaca, grande struttura periferica diretta da Michele Placido che, come dimostra questa iniziativa, ha tutte le carte in regola per diventare un importante polo di attrazione e culturale.
La stagione teatrale messa a segno per il 2006-2007 si muove decisamente in questa direzione, tanto da sfoderare un carnet di presenze pregevoli tra le quali merita un posto di rilievo lultima produzione di Peter Brook. A novembre (dal 7 all11) vedremo infatti, in prima nazionale, Sizwe banzi est mort, un lavoro di Athol Fugare (importante autore sudafricano), John Kani e Winston Ntshona che, su rielaborazione drammaturgia di Marie-Hélène Estienne, tratta temi forti come l'apartheid e il razzismo. Certamente incisive risultano poi le repliche di alcuni spettacoli già passati per Roma che, complice il grande successo ottenuto, riescono ad avere lunga vita: Carlo Cecchi sarà a Tor Bella Monaca con il suo moderno allestimento dei Sei personaggi in cerca dautore di Pirandello (a fine ottobre); Tullio Solenghi ci propone una Bisbetica domata con cast interamente al maschile (a metà novembre); Giuseppe Marini figura in cartellone con due titoli shakespeariani, il Sogno di una notte di mezza estate realizzato alcune stagioni fa e un Amleto nuovo di zecca, che vedremo tra febbraio e marzo; Silvio Orlando torna alla disarmante ironia della commedia eduardiana Questi fantasmi! (lo dirige Armando Pugliese, repliche il 3 e il 4 aprile) e, infine, Paola Cortellesi si fa voce contemporanea di denuncia e disagio in Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno (a fine marzo). Ancora in programma ci sono poi un Decameron firmato da Alessandro Fabrizi e Neri Marcorè alle prese con un sofisticato testo di Daniel Pennac, La lunga notte del dottor Galvan.
Musica, recital di poesia, spettacoli per ragazzi, conferenze, dibattiti, concorsi e laboratori completano un quadro di iniziative Che sembra incline essenzialmente a cercare percorsi di «dialogo» con il territorio della periferia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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