Caprotti torna sugli scaffali con il pamphlet anti Coop

Sconfessata la censura su Falce e carrello. Il libro di Bernardo Caprotti (nella foto) può tornare in vendita. Lo ha deciso il giudice della prima sezione civile della Corte d’appello di Milano, che ha sdoganato il libro scritto tre anni fa dal patron di Esselunga per attaccare il sistema delle Coop. È stata infatti accolta la richiesta di sospensiva presentata da Esselunga contro la sentenza che lo scorso settembre, nel condannare Caprotti per concorrenza sleale contro la Coop, aveva disposto il ritiro del volume dalle librerie. In attesa del secondo grado il libro edito da Marsilio può dunque essere ristampato e distribuito. Viene sospeso anche il risarcimento di 300mila euro a favore di Coop Italia disposto dallo stesso tribunale.

Nella nuova ordinanza si rileva che il ritiro delle copie di Falce e carrello e il divieto di pubblicazione ha «una sostanziale valenza di sequestro e censura». E, ricorda il giudice, il sequestro può essere disposto solo in caso di stampa oscena, plagio, apologia del fascismo e scritti di cui non si possono individuare i responsabili.

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