Il «car-pooling»? Meglio su internet

Il «car-pooling»? Meglio su internet

Franco abita a Tor Vergata. Tutte le mattine prende la macchina per recarsi in ufficio e prima d’imboccare il grande raccordo anulare carica a bordo uno o due sconosciuti incontrati su Internet il giorno prima con i quali condivide parte della tratta. «Con quello che costa la benzina - ci confida al telefono - prima per andare al lavoro spendevo un’enormità».
Ci siamo messi in contatto con lui attraverso uno dei tanti siti di «car-pooling» che promuovono la condivisione di un mezzo di trasporto privato da parte di una o più persone che percorrono almeno in parte il medesimo tragitto. «Io lavoro alla Bufalotta - prosegue Franco - da casa mia ci vogliono all’incirca trenta minuti per arrivare in ufficio». La spesa per il carburante, però, da quando la divide con i suoi nuovi compagni di viaggio non è più un problema. «E se c’è traffico magari ci scappa pure una chiacchierata».
Oltre che essere conveniente scopriamo così che il «car-pooling» può rivelarsi anche piacevole. Ma cosa più importante rappresenta un modo di spostarsi eco-sostenibile, in grado di contrastare il problema dell’inquinamento. Un insieme di fattori che sta alla base del successo riscosso fin qui da questa moderna forma di autostop. Sono infatti sempre più numerose le persone che decidono di ricorrere a questo tipo di soluzione.
Il loro luogo d’incontro ideale è la rete. Su internet i siti dedicati al «carpooling» sono in costante aumento. Da postoinauto.it a muoversi.net, dal neonato passaggio.it a roadsharing.com, c’è l’imbarazzo della scelta. È qui che la gente consulta i vari tragitti disponibili in città. Per partecipare è sufficiente iscriversi. Dopodiché è possibile pubblicare un’offerta o una richiesta di passaggio. E in alcuni casi ci si possono anche scambiare dei feedback o evidenziare gli utenti con i quali si è già fatto «car-pooling».
Per ogni tragitto è indicato l’orario di partenza, la distanza da percorrere e la durata stimata del viaggio. Mentre per conoscere i costi bisogna generalmente mettersi in contatto con l’utente che ha pubblicato l’annuncio. Il tempo di validità dell’offerta varia di volta in volta. Alcuni percorsi sono disponibili solo per pochi giorni, altri per mesi o addirittura per anni.
Questi ultimi vanno per la maggiore: gran parte della gente usa questo sistema allo stesso modo di Franco, ovvero per andare in ufficio. Tra questi non mancano i pendolari. Come Luca, che abita a Fiumicino e lavora dalle parti di Colle Oppio. Trentasette chilometri ad andare e trentasette a tornare. Un’ora e mezza di macchina complessiva. Traffico permettendo. Lo abbiamo trovato su roadsharing.com che cercava compagni di viaggio.
Ma c’è anche chi ricorre al «car-pooling» per ricoprire delle distanze minime. Vedi Alessandro, un altro utente di roadsharing.

com, che abita alla fine dell’Appia Nuova e lavora sulla Tuscolana. Ad appena sette chilometri di distanza da casa sua. Lui alle persone a cui da un passaggio non chiede nemmeno un contributo spese. Il «car-pooling» lo fa semplicemente perché giova all’ambiente.

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