«La cultura è una specie di lente attraverso la quale si legge la realtà. E più è nutrita di esperienze questa lente, maggiore è la nostra capacità di vedere nel profondo la realtà, e quindi la nostra capacità di intervenire». Così Paolo Grassi, il fondatore del Piccolo Teatro di Milano insieme a Giorgio Strehler (1947), amava sintetizzare la sua idea «etica» di professione. Critico teatrale, direttore del Piccolo, sovrintendente della Scala, presidente Rai, Grassi fu prima di tutto un operatore culturale animato da una forte passione civile, che più volte lo portò a scagliarsi contro critici, intellettuali, politici, contro una Milano culturalmente fertile ma ancora «provinciale», che «sfugge da unassunzione di responsabilità». Per Grassi la cultura aveva una grande responsabilità. Doveva sollecitare nuovi stimoli, anticipare tendenze, cambiare i rapporti sociali, individuare i bisogni e soddisfarli. E così il teatro, che doveva essere un «servizio pubblico» non tanto perché sovvenzionato, ma per la dichiarata vocazione di utilità sociale. «La società ha bisogno più di tensioni ideali che di efficienza». Oggi un libro a cura di Carlo Fontana, suo stretto collaboratore, e di Valentina Garavaglia, raccoglie i suoi scritti più importanti pubblicati dal 1945 al 1980 sull'Avanti!, cui da buon socialista restò fedele nei decenni. Lettere, recensioni, polemiche, appelli, sullo sfondo di una Milano illuminata, pioniera, grazie a via Rovello, dellintervento pubblico nella vita culturale. È al Piccolo che nascono le «Recite di fabbrica», riservate ai lavoratori, o il Teatro di Quartiere, il decentramento teatrale nei quartieri e nellhinterland. Trentanni di vita culturale a Milano, con tutte le «battaglie» di un uomo che credeva e in parte vi riuscì - di poter cambiare il mondo attraverso il teatro. «Il coraggio della responsabilità» appunto, come il titolo del libro edito da Skira (pp. 380, euro 30) che sarà presentato mercoledì alle 17 al Teatro alla Scala. Per gentile concessione della casa editrice pubblichiamo alcuni scritti.
Grassi fondò il Piccolo Teatro di Milano nel 1947 con Giorgio Strehler, e lo diresse fino al 72, quando divenne sovrintendente del Teatro alla Scala. Nel 76 passò alla presidenza delle Rai, dove rimase per quattro anni. Morì a Londra nel 1981 durante un intervento al cuore.
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