Cara sinistra, non offendere la nostra intelligenza

Si rompe il fronte: dalle fabbriche una lettera ai leader dell'opposizione. "Se salta l'accordo con Marchionne noi perdiamo il lavoro, voi no". Al Giornale le firme di adesione

Cari Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola e Antonio Di Pietro, ormai sono sei mesi che quotidianamente assistiamo e subiamo in modo perpetuo e scientifico al nostro stillicidio da parte vostra e dei dirigenti dei vostri partiti. La questione Fiat, ieri Pomigliano, oggi Mirafiori e domani chi sa cosa, non può comportare sempre e comunque l’offesa dell’intelligenza altrui.

Noi che abbiamo votato «sì» a quell’accordo ci siamo stancati di continue dichiarazioni tese a sostenere chi non aveva valide alternative da proporci. Noi che ogni giorno andiamo in fabbrica e che per 1.200 euro mensili lavoriamo sulla catena di montaggio, con una pinza a saldare, non accettiamo più questa ipocrisia da parte vostra.

Noi vorremo porvi alcune domande in modo che una volta per tutte ci capiamo fino in fondo:
1) Secondo voi, noi siamo contenti di lavorare in fabbrica?
2) Secondo voi, noi che guadagniamo 1.200 euro mensili non vorremmo guadagnare di più lavorando anche meno?
3) Secondo voi, oltre la proposta di Marchionne avevamo altro?
4) Secondo voi, se la Fiom avesse proposto una valida alternativa al piano Marchionne, invece di limitarsi alla legittimità del referendum ed esortare solo per un «no», l’avremmo fatto?
5) Secondo voi, se avessimo avuto una legge che tutelasse i lavoratori sulla malattia (cioè anche i primi tre giorni) non sarebbe stato meglio? Perché non avete riformato la Legge 2110 del Codice civile quando eravate al governo?
6) Secondo voi, se avessimo avuto una legge che prevedeva più pause durante il lavoro non era meglio? Perché non avete riformato i DLgs 66/2003 quando stavate al governo?
7) Secondo voi, è giusto che ai sindacati di base in Fiat non viene riconosciuto il monte ore e i permessi per il direttivo (perché non sono firmatari di contratto) e alla Fiom che non firma nulla viene riconosciuto tutto? Perché fate 2 pesi e 2 misure?
8) Secondo voi, continuando a dire che Cisl e Uil sono i sindacati servi dei padroni (lo dite anche in maniera indiretta) aiutate la classe operaia?
9) Secondo voi, gli operai si sono dimenticati di quando avete votato in Parlamento l’inizio del precariato attraverso il pacchetto Treu?
10) Secondo voi, difendendo le sole ragioni della Fiom state portando il giusto rispetto a quegli operai non iscritti alla Fiom?

Ecco, semplicemente quanto sopra scritto, senza fronzoli, senza tatticismo e senza parlare in politichese, parlando di chi vive una condizione di sopravvivenza, una condizione dove tutti urlano contro tutti, ma nessuno indica un cammino diverso e che soprattutto sia realizzabile.

Credeteci: quando diciamo che il Ccnl non è morto a Pomigliano e neanche a Mirafiori, credeteci quando diciamo che i diritti non sono caduti a Pomigliano o a Mirafiori, credeteci quando diciamo che bisogna cambiare il sistema, ascoltate anche noi che non siamo della Fiom. E se non ci credete domandate al ragazzo del bar che ogni mattina vi serve il caffè se ha un contratto, se ha le ferie, se ha il Tfr; oppure chiedete ai tanti lavoratori in nero qui a Napoli e sparsi per l’Italia se hanno mai avuto un contratto e se sanno cosa significa aver pagata la malattia. Uscite dall’ipocrisia elettoralistica e venite a parlare con noi. E dopo averci ascoltato fate vostre le nostre richieste per una vera alternativa di governo e non per battere solamente Silvio Berlusconi. Se volete, a fine gennaio faremo un’iniziativa sul lavoro. Siete tutti e tre invitati... se volete.



Gli operai Fiat di Pomigliano
Gerardo Giannone, Michele Lavanga, Modestino Pappalardo, Giuseppe Coppola, Umberto Orlando, Davide Amati, Felice Meo, Biagio Guadagni, Salvatore Guadagni, Fabio La Montagna, Lello Ferrara, Vincenzo Parisi, Assunta Amendola, Claudio Millocca, Francesco Abete, Angelo Confuorto, Lucia Terna, Luca Saverio, Agrippino Silvestro, Paola Fragiello, Giuseppe Imperato, Gianluigi Ricchezza, Umberto Cesareo, Marco Berrina, Lello Marsilo, Antonio Pannarriello, Emilio Mazzarrielo, Pasquale Castaldo, Esposito Antonio, Pasquale Angelini, Pasquale Posatore, Andrea Iaquinta, Mauro Rosaria, Ciro De Angelis, Domenico Izzi, Annarita Saraco, Michele Frate, Fabio Coppola, Franciosa Giuliano, Enzo Esposito, Antonio Arcella, Mara Annunziata, Celestino Camillo, Angelo Canciello, Francesco Grimaldi, Antonio De Clemente, Antonio Giuseppe Brancaccio

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