Cronaca locale

Carabinieri arrestano ladro del taglierino "Mi drogo, aiutatemi"

Entrava armato di taglierino, minacciava il titolare e si faceva consegnare qualche centinanio di euro. Obbiettivi preferiti: farmacie e alberghi. Dopo numerosi colpi, il ladro seriale è stato arrestato: è un 35enne padre di due figli, disoccupato e tossicodipendente

Carabinieri arrestano 
ladro del taglierino 
"Mi drogo, aiutatemi"

Milano - I carabinieri, grazie alla collaborazione di alcuni farmacisti, hanno arrestato un rapinatore seriale accusato di svariati colpi non solo in farmacie, ma anche in alberghi a Milano. L’uomo, un italiano di 35 anni, è stato individuato come l’autore di una rapina, la sera del 7 aprile scorso quando un individuo a volto scoperto ed armato di taglierino, dopo aver minacciato i dipendenti della parafarmacia "Gardenia" di via Santa Rita da Cascia nel capoluogo lombardo, si è fatto consegnare l’incasso ed è fuggito a bordo di un’autovettura.

Incubo La separazione dalla moglie, la perdita del lavoro e la dipendenza dalla droga lo hanno trascinato in un incubo dal quale non riusciva più a svegliarsi. Francesco B., incensurato di 35 anni, si è trasformato in breve tempo in un rapinatore seriale di alberghi e farmacie. L’uomo, padre di due figli, è stato arrestato dai carabinieri lo scorso giovedì. "Fermatemi - ha implorato ai militari - perchè se mi lasciate libero farò altre rapine". In manette, ha confessato di aver consumato quattro rapine. I carabinieri hanno accertato la sua responsabilità in almeno altri sette colpi, per un totale di quasi 5.000 euro di bottino raccolti in meno di venti giorni. Il 35enne, ex portiere di un albergo in provincia di Milano, mieteva vittime, oltre che in farmacia, proprio tra i colleghi custodi di hotel cittadini e dell’hinterland. Agiva a volto scoperto, armato di taglierino, sotto l’effetto di un mix di cocaina e hashish, che, come ha spiegato agli investigatori, lo trascinava in un stato di trance. Francesco B. si è consegnato ai carabinieri dopo essere stato rintracciato grazie alla collaborazione di una delle vittime, il titolare della Parafarmacia Gardenia di via Santa Rita da Cascia, rapinato di 300 euro il giorno prima dell’arresto. La vittima era riuscita a memorizzare il numero di targa della Renault Clio su cui il rapinatore si era dileguato.

Disperato Francesco B., come hanno spiegato gli inquirenti, aveva sempre condotto una vita tranquilla fino alla separazione dalla moglie, che tempo fa lo aveva cacciato dal loro appartamento di Cesano Boscone. Stessa sorte dopo il trasferimento a casa del padre, che lo aveva allontanato per le reazioni violente causate dalla dipendenza dalla droga dopo il licenziamento dall’albergo. Un tunnel che lo aveva trascinato nel baratro e costretto a dormire quasi tutte le notti nella Renault Clio della sorella, la stessa con cui raggiungeva alberghi e farmacie, i cosiddetti "bancomat dei disperati", per procurarsi i soldi e pagare la cocaina.

L'ultimo colpo Lo scorso mercoledì alle 19 ha parcheggiato a pochi metri dalla Parafarmacia Gardenia di via Santa Rita da Cascia. A volto scoperto si è introdotto nel locale armato di taglierino. Dopo essersi fatto consegnare 300 euro è scappato a bordo della Clio, ma il titolare, nel tentativo di raggiungerlo, era riuscito ad annotarsi il numero di targa. I carabinieri si sono messi in contatto con la sorella, intestataria della macchina, grazie a cui hanno recuperato il numero di telefono del 35enne. "È irreperibile da quasi un mese", aveva avvertito la sorella, ma dopo alcuni tentativi un brigadiere è riuscito a parlare con il rapinatore. L’uomo, invitato a consegnarsi, ha confessato di essere l’autore della rapina in via Santa Rita da Cascia. Grazie all’opera di convincimento del brigadiere, in contatto costante con il rapinatore anche via sms, il 35enne si è consegnato nella caserma di via Vincenzo Monti. "Non riesco a fermarmi - ha raccontato ai carabinieri - quando assumo droga divento un’altra persona".

I carabinieri hanno accertato la sua responsabilità in almeno 11 rapine, commesse a partire dallo scorso 20 marzo, di cui sei in hotel e cinque in farmacia, ma sospettano che il 35enne ne abbia consumate altre.

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