Carabinieri la salvano dallo stupro

Quattro romeni, tra cui una donna, tentano di violentare una connazionale per poi costringerla a prostituirsi

Per suddividere le decine di «appartamenti» ricavati all’interno di un ex capannone di via Partigiani a Cinisello Balsamo erano stati messi tendoni e pannelli di compensato. I vari divisori però non hanno protetto una ventenne romena irregolare da quattro connazionali suoi «vicini» che, approfittando dell’assenza del suo fidanzato, hanno tentato di violentarla con l’intento di farla poi prostituire a poca distanza, lungo viale Brianza. A salvarla la telefonata di un’amica fatta ai carabinieri della compagnia di Sesto che hanno evitato la violenza e arrestato i suoi aggressori.
Erano, infatti, da poco passate le 18.30 quando una giovane straniera ha lanciato l’allarme al centralino dei militari. Quando gli uomini dell’Arma sono intervenuti, hanno trovato in un piccolo locale la ragazza piangente che veniva tenuta ferma da due uomini e una donna, un prostituta di 24 anni, mentre davanti a lei un trentunenne, seminudo, stava per stuprarla. Alla vista dei carabinieri il gruppetto si è dato alla fuga ma è stato bloccato. In cella, grazie anche all’intervento degli agenti del commissariato di Cinisello, sono finiti Marin A., 22 anni, Floris S., fratello della prostituta e Adrian A., 31 anni, il capo della banda, già noto alle forze dell’ordine.
Secondo il racconto della vittima, i quattro hanno bussato alla porta del locale dove la giovane e il fidanzato vivevano ormai da una decina di mesi arrangiandosi con qualche lavoretto in nero. Approfittando dell’assenza del ragazzo, hanno fatto irruzione nello stanzino e hanno cercato di violentarla.

«Prima provi con noi tre e poi ti facciamo guadagnare un po’ di soldi in strada» le avrebbero detto minacciandola di ucciderla se avesse fatto resistenza. Solo la chiamata dell’amica ai carabinieri ha evitato il peggio.

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