Mariateresa Conti
da Palermo
Era in carcere da appena due giorni, con laccusa, pesante, di essere un imprenditore in odor di mafia. Due soli giorni, che hanno sconvolto la sua mente. E così, nella notte, ha deciso di farla finita. Ha preso il lenzuolo, lo ha appeso alle sbarre della cella in cui si trovava in isolamento, se lè avvolto attorno al collo. Quindi, senza un lamento, si è lasciato andare. Quando, intorno alle 7, è stato trovato dagli agenti della polizia penitenziaria, era troppo tardi.
Si è suicidato così, ieri mattina, nel carcere palermitano di Pagliarelli, Andrea Anello, 56 anni, imprenditore arrestato giovedì scorso con laccusa di associazione mafiosa nellambito di un blitz dei carabinieri che ha preso di mira le collusioni tra mafia e politica e le infiltrazioni della criminalità negli appalti a Trabia.
Anello, in carcere per la prima volta, era stato chiamato in causa dal pentito Nino Giuffrè, che aveva dichiarato di avere protetto più volte limprenditore dalle estorsioni e di averlo agevolato nellaggiudicazione in subappalto di alcuni importanti lavori (tra questi il casello autostradale di Finale di Pollina sulla Palermo-Messina).
Nulla, apparentemente, lasciava presagire la tragedia imminente. Anello non aveva mostrato segni di cedimento. Anzi aveva risposto alle domande del gip chiamato alla convalida del suo fermo e aveva cercato di respingere le accuse. Insomma, un atteggiamento collaborativo, per certi versi inusuale per un indagato per mafia. Niente, comunque, che potesse far pensare ad un gesto estremo.
Difficile dire cosa sia scattato nella mente di Anello. Forse limpatto con la realtà del carcere. Forse lo choc dellinterrogatorio, o quello legato allesame delle accuse a suo carico. Fatto sta che limprenditore non ha trovato altra via duscita che farla finita. Un tragico gesto che per Laura Brancato, direttrice del carcere di Pagliarelli, «potrebbe essere legato a una forte depressione. Forse - ipotizza - non ha saputo superare limpatto con questa realtà. Non aveva mai conosciuto il carcere».
Non è il primo suicidio che si verifica nel carcere di Pagliarelli.
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