Le carceri lombarde soffrono per il sovraffollamento e la carenza di organico esistono, ma in Lombardia non sono mai stati usati come alibi. Anzi, grazie al lavoro del personale dellAmministrazione penitenziaria e allaiuto delle altre istituzioni «si è riusciti a portare a termine progetti innovativi che sono stai esportati anche in altre regioni». Lo ha detto il provveditore alle carceri lombarde, Luigi Pagano, durante la Festa della Polizia penintenziaria che è stata celebrata ieri nel carcere di Bollate, diretto da Lucia Castellano, una delle realtà allavanguardia per lavoro estrno e rieducazione.
Pagano ha illustrato le iniziative messe in campo negli ultimi anni nelle carceri milanesi: dalla collaborazione con lAmsa che consente ai detenuti di lavorare allesterno, allIcam (Istituto a custodia attenuata per madri detenute), la casa per detenute che hanno figli di età inferiore ai tre anni. Ha soprattutto voluto ringraziare gli agenti di Polizia penitenziaria per il «lavoro oscuro» di tutti i giorni e per la loro «versatilità» nelloccuparsi dalle detenute madri ai detenuti in 41 bis.
Il provveditore alle carceri lombarde ha anche annunciato unaltra iniziativa che prenderà il via a breve: con la collaborazione di Amsa e Regione Lombardia ai detenuti sarà affidata la raccolta di rifiuti tecnologici come computer, stampanti e altro.
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