Carfagna: un milione di danni dalla Guzzanti

Il ministro opta per una causa civile (e dunque non per diffamazione) contro l'attrice romana che l'aveva insultata dal palco di piazza Navona. La replica: "Bella donna, ma che tariffe!". E la Guzzanti pensa a una contro-querela per le dichiarazioni rilasciate a Matrix

Carfagna: un milione di danni dalla Guzzanti

Roma - Un milione di euro. Cifra tonda. E pesante. È stata recapitata a Sabina Guzzanti la citazione presentata a suo carico dal ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna per le frasi pronunciate dall’attrice nei suoi confronti nella manifestazione di luglio a piazza Navona. E per le ingiurie pronunciate dalla comica romana l'esponente azzurra avrebbe chiesto un milione di euro di risarcimento.

La causa civile A rendere nota notizia è la stessa Guzzanti che, sul proprio blog, spiega che il ministro forzista "ha optato per una causa solo civile" (e dunque non per diffamazione) e chiede "un milione di euro". Ma ora, aggiunge l’attrice, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dalla Carfagna a Matrix, "posso farle causa anch’io". "Non mi sembra una persona solida. Mi sembra fragile anche mentalmente", aveva detto ieri il ministro Carfagna, ospite di Enrico Mentana, dell’attrice. E ancora: "La signora Guzzanti mi fa compassione. Sarei disposta a ritirare la citazione se avesse la sensibilità di scrivere due righe di scuse ma non credo che lo farà. Lei ha costruito un pezzo della sua carriera sull’insulto".

La replica della Guzzanti Per tutta risposta, oggi, la Guzzanti sul blog ha scritto che i contenuti della citazione sono "tutto materiale per sketch satirici". "Si sostiene nell’atto che io abbia partecipato a una manifestazione dichiaratamente antigovernativa, come se questo fosse un’aggravante o una cosa anormale - ha spiegato la comica - si sostiene che avrei dovuto parlare anche delle sue capacità, non ha nemmeno capito che non era lei l’oggetto del discorso". Per la Guzzanti, "l’atto di citazione cerca di introdurre un precedente pericoloso. Cioè che la satira debba stare entro certi limiti che l’atto di citazione stabilirebbe diventando più che una citazione una proposta di legge". Il ministro "chiede niente popò che un milione di euro.

Bella donna - ha incalzato la Guzzanti - ma che tariffe! Naturalmente - ha, quindi, concluso - dopo le dichiarazioni di ieri posso farle causa anch’io con la differenza che mentre i miei giudizi su di lei sono fondatissimi, i suoi su di me sono assolutamente gratuiti".

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