In assistenza alloggiativa a spese del Comune di Roma, ma con 30 autobtture intestate. È lultimo scandalo della casa a Roma. A portare alla luce la vicenda è Raffaele Marra, direttore dellUfficio politiche abitative del Comune. Protagonista dellincredibile storia è un uomo che da metà dicembre è tranquillamente alloggiato al Camping Country club di Castelfusano. Senza spendere un centesimo. Fino a 4 mesi fa abitava allIdroscalo di Ostia, poi lesondazione del Tevere e lalluvione gli hanno colpito la casa. Ora vive nel camping, a spese del contribuente romano, assieme ad altra gente, un centinaio di persone, che come lui abitavano allIdroscalo.
Il Comune sborsa qualcosa come 2.500-3mila euro al giorno per assistere tutti. In queste settimane Marra, però, ha fatto fare ai vigili una serie di accertamenti. Redditi, eventuale possesso di altri alloggi, eccetera. Il rapporto è finito venerdì in evidenza sul suo tavolo. E le sorprese non sono mancate. «Dei 28 nuclei familiari assistiti - racconta Marra - solo due avrebbero diritto. Ora se ne vanno tutti fuori. Al massimo giovedì (oggi, ndr)». Le lettere di disdetta sono già partite, in tanti dovranno fare fagotto.
Lindagine è stata fatta a tappeto. Gli accertamenti hanno riguardato le case allIdroscalo, quelle realmente inagibili e quelle no. Molte di queste, per non dire tutte, sono abusive essendo state edificate nellarea demaniale di esondazione del Tevere. Probabilmente, a qualcuno, il camping di Castelfusano è sembrato una scorciatoia, diciamo così, per mettersi in lista di attesa per una casa popolare, a carico della collettività. Ma dalle verifiche sono emersi anche dei veri casi limite. «Abbiamo scoperto che al camping risulta in assistenza alloggiativa una persona che ha ben trenta auto intestate a suo nome - racconta Marra - Laccertamento si deve al comandante del XIII gruppo, Angelo Moretti. Ora stiamo facendo altre indagini: in che condizioni è affettivamente labitazione di questuomo, se possiede altre case, tutto».
La vicenda si riallaccia allaltra indagine, ben più ampia, che lo stesso Marra sta portando avanti sui dodici residence convenzionati con il Comune. Unaltra storia incredibile, ereditata da Veltroni. Una montagna di soldi, 25 milioni allanno, per tenere in assistenza alloggiativa appena 1.200 famiglie, più di quanto costerebbe pagare laffitto in quartieri residenziali del centro. Ma cè un altro risvolto. Chi sono esattamente queste famiglie, che redditi hanno, con quali atti lamministrazione Veltroni li ha spediti nei residence? Lufficio politiche abitative ha avviato un paio di mesi fa dei controlli a tappeto. «Ho chiesto a tutti gli assegnatari i certificati del reddito - dice Marra - il Cud, il 730, oppure le certificazioni Isee. Molti sono in assistenza alloggiativa da 15-20 anni, senza spendere un centesimo: affitto, luce, acqua, niente. Al residence Bastogi, ad esempio, cè chi sta lì dall84. Possibile che in 25 anni non hanno cercato una sistemazione?». Il censimento è quasi completo, mancano allappello solo due strutture.
È a carico del Comune, ma ha 30 auto
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.