Turbolenta riunione, ieri mattina, al Carlo Felice, dove i vertici (il sovrintendente Giovanni Pacor e il direttore di staff e neoconsigliere damministrazione Renzo Fossati) hanno incontrato le rappresentanze sindacali per fare il punto sulla situazione e comunicare ufficialmente la decisione di avviare le procedure per la cassa integrazione in deroga. Momenti di forte tensione con molti dipendenti che hanno gremito i corridoi del Torrione contestando apertamente i dirigenti. Il fronte sindacale si è diviso in due tronconi, anche se in realtà è pressoché unanime la posizione contraria alla cassa integrazione in termini immediati e incondizionati, con sfumature diverse circa il prossimo futuro.
EistelCisl, UilcomUil, FialsCisal, Snater e Libersind hanno contestato la decisione con un duro comunicato in cui vengono avanzati dubbi sulla reale situazione finanziaria e si pongono accuse allattuale gestione circa le modalità con cui è stata affrontata la situazione: «Se come sembra in questo caso, il problema prevalente è la mancanza di liquidità, ebbene un Cda ha lobbligo di risolvere tale problema o di riconoscersene incapace e passare la mano».Intanto la Cgil chiede di conoscere lasatta situazione finanziaria. Da parte del vertice del Teatro, Renzo Fossati dice «Il nostro problema è il 1° settembre, noi non sappiamo come pagare gli stipendi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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