Commissariamento? No, grazie. Il Sovrintendente del Carlo Felice Giovanni Pacor si prepara a rialzare il sipario e sfodera un sorriso (quasi) smagliante. «Il teatro ce la farà: abbiamo già colmato parte del disavanzo ed entro la fine dell'anno contiamo di pareggiare il bilancio. Poi il cartellone fino alla prossima estate è belle pronto, con ghiotte novità». A cominciare da Andrea Bocelli che sarà in scena a febbraio. Parte quindi la campagna abbonamenti, con prezzi immutati per i vecchi abbonati e con un incremento del 5% sui piccoli pacchetti e sui biglietti singoli. Insomma, tutto, pare, fila liscio come l'olio e il Carlo tornerà «Felice» di nome di fatto. Sarà. Intanto però dal sottosuolo sindacale arriva qualche scossa, e non solo dagli autonomi. «I lavoratori hanno affrontato il sacrificio dei contratti di solidarietà - sostiene Maria Pia Scandolo, segretario generale Cgil- ora tocca ai privati e agli enti locali mantenere le promesse e dare il contributo annunciato a suo tempo». In un botta e risposta tra lavoratori e sponsor che per il momento non si placa. Insomma, non basta che la palazzina di Villa Gruber sia entrata a far parte del patrimonio del teatro e che colmi, di fatto, parte del «buco». E poi anche la dannata tegola sulla testa, il forfait dato - per l'inaugurazione del 7 ottobre - da Fabio Luisi, che dal podio avrebbe diretto la Nona di Beethoven e che invece se ne sta a New York, ormai di fatto direttore principale del Metropolitan. Ma pazienza. Pacor non demorde e torna alle ghiotte novità di stagione: concerto di apertura l'8 ottobre con il pianista Rudolf Buchbinder, poi un «Gala lirico» (9/10) con Rolando Panerai e Desirée Rancatore accompagnati dai giovani selezionati nelle audizioni dei giorni scorsi. Più un antipasto sinfonico il 1º e il 4 ottobre con due concerti, uno alla Fiera in occasione del Salone Nautico; l'altro in Galleria Mazzini, aperto alla città. Cartellone lirico già annunciato la scorsa primavera, con «Il Flauto Magico» di Mozart/Luzzati in apertura il 20 ottobre. E con la curiosa novità della regia di Andrea Camilleri per «Cavalleria Rusticana», in scena dal 18 maggio 2012 e accoppiata all'operina «Che fine ha fatto la piccola Irene?» di Marco Betta da «Le inchieste del Commissario Collura» sempre di Camilleri. L'unico «commissario» quindi, oltre forse a Montalbano - esordisce il sindaco Vincenzi, che sdrammatizza l'allarmante notizia a proposito di un «dopo Ferrazza» e che invita invece ad aver fiducia nel quasi rinato teatro genovese.
Dulcis in fundo, «Il Campanello» di Donizetti e «Gianni Scicchi» di Puccini (11/11) in versione Ikea, con i giovani dell'Opera Studio seduti, magari, su un bel divano Ektorp collezione 2012 grazie a una «forma di co-marketing - ha spiegato Pacor - che nessuno ha mai sperimentato e che speriamo sia di esempio ad altre aziende». Date vendita abbonamenti: prelazione scorsa stagione dal 15 al 30 settembre; nuovi dall'1 all'11 ottobre. Per il cartellone completo, www.carlofelice.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.