Il Carlo Felice taglia le opere

Bilancio preventivo in rosso, tagli alla produzione e un nuovo direttore artistico. Queste le importanti novità emerse dal Consiglio d'amministrazione del Carlo Felice riunitosi ieri pomeriggio. Il Consiglio d'amministrazione, presieduto dal sindaco Pericu, ha dovuto prendere in esame la difficile situazione economica del teatro venutasi a creare per i tagli alla finanziaria. Fatti salvi i livelli occupazionali, il bilancio preventivo è stato fissato con un passivo di quattro milioni e seicentomila euro: una cifra considerevole, al di sotto tuttavia, del tetto di cinque milioni che comporta il rischio di commissariamento per la Fondazione. Si attendevano anche decisioni in merito alla programmazione artistica. Da settimane circolavano le voci sui tagli obbligati. E il Consiglio ha confermato quanto già si sapeva. «Katia Kabanova», gioiello di Janacek e fiore all'occhiello della stagione, sarà dolorosamente soppressa in aprile e sostituita dalla esecuzione in forma di concerto delle musiche di scene per il «Peer Gynt» di Grieg. Salteranno anche una recita dell'opera rossiniana «Cenerentola» e due del «Ballo in maschera» di Verdi.

L’ultima novità della giornata è che il direttore artistico Paolo Arcà ha accettato l'invito del Maggio Fiorentino a trasferirsi a Firenze. Lascerà dunque Genova presumibilmente a marzo e il Consiglio ha così deciso di «promuovere» l'attuale segretario artistico Alberto Triola.

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