A Carnevale un tuffo nella Storia

È un cartellone ricco di eventi all’insegna dell’arte equestre, ma soprattutto della festa, quello studiato per la seconda edizione del «Carnevale romano» - per la prima volta gemellato con quello di Venezia - che prenderà il via il 6 febbraio, in piazza del Popolo e via del Corso, con un grande corteo in costume di artisti equestri, carrozze d’epoca, butteri, militari e forze dell’ordine a cavallo, per poi concludere i festeggiamenti il 16 febbraio, ancora una volta in piazza, con il concerto di musica rinascimentale e barocca «Futuro Antico» di Angelo Branduardi seguito da uno spettacolo pirotecnico, rievocazione dei «Fochetti», che spegnerà idealmente le luci del Carnevale. A prolungare le celebrazioni penserà però «Cavalli a Roma», mappa storico-artistica di Valeria Arnaldi dedicata ai luoghi del cavallo in città tra arte, costume e «corse», dalle tracce della perduta statua equestre di Clelia, sulla Via Sacra, ai cavalli di Gian Lorenzo Bernini, Caravaggio e De Chirico, dalle bighe al Circo Massimo alla corsa dei cavalli berberi che, proprio a carnevale si teneva in via del Corso fino, ovviamente, ai grandi luoghi dell’ippica. La stessa autrice proporrà una serie di itinerari tematici della città tra antichità, cinema e arte, nella pubblicazione "Roma, il cavallo e il carnevale" (scritto con Rodolfo Lorenzini e Giorgio Salvatori). Mappa e volume saranno presentati venerdì 12 nel Villaggio della Cultura e della Tradizione - curato da Lorenzini per l’Accademia dell’Arte Equestre - che dall’11 al 16 febbraio sarà il cuore delle manifestazioni, con stand istituzionali, talk-show, dibattiti e animazione per bambini, oltre ad un percorso didattico con i pony. Sabato 13 e domenica 14, a farla da padrona sarà l’arte equestre, dal volteggio acrobatico al dressage, in uno spettacolo per la regia di Umberto Scotti, che vanta grandi nomi internazionali, da Jean Francois Pignon a Alizee Froment, senza dimenticare la partecipazione dei Lancieri di Montebello. Vari pure gli spettacoli teatrali, che avranno come sfondo piazza Navona - sabato 13, con le danze giapponesi del festival Izanai Yosakoi -, San Lorenzo in Lucina e piazza di Spagna con esibizioni e parate di artisti di strada, e ancora biblioteche comunali e teatri.
Non manca l’arte, che per il carnevale, non poteva non avere come soggetto il costume, anzi i costumi. Dal 10 febbraio fino al 5 aprile, Palazzo Braschi ospiterà la mostra Il Carnevale romano, che riunirà 90 opere dedicate alla festa, provenienti da vari musei capitolini e collezioni private, alle quali si aggiungeranno la «sorpresa» dell’abito di Roberto Capucci «Gioiello di donna», prestito dalla collezione del museo Fortuny di Venezia, e venti bozzetti di costumi teatrali.

L’esposizione farà da sfondo pure ad alcuni eventi: per l'inaugurazione, Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini interpreteranno brani del Carnevale romano di Goethe, mentre domenica 14 toccherà al «Concerto Veneziano» del quartetto d'archi Musica in Maschera. In programma anche sfilate di maschere in piazza della Repubblica e in via Tiburtina col Gran Carnevale Romano.

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